Αρχείον Ιωάννου Καποδίστρια, τ. Β΄

Αμάξια ηνωμένα, εάν δύνανται να υπάρξουν· αι αλυκαί δύνανται να παράσχουν εκ τούτων επί δανεισμώ.

Μεγάλαι σκαπάναι ή εν ελλείψει σκαπάναι 300

Εάν δεν δύναται να ετοιμασθή τόσον μέγας αριθμός, είναι σκόπιμον να συγκεντρώσωμεν δι’ επιτάξεως εξ αυτών όσας είναι δυνατόν και να τας κρατήσωμεν εις την διάθεσιν του Δημοσίου. /

φ. 3 Λίσγοι. Η αυτή ένδειξις 400

Πάσσαλοι σιδηροί 6

Ράβδοι σιδηραί μεγάλαι 6

Μάχαιραι χωρικών 100

Εάν δεν είναι δυνατόν να δηλωθή ακριβώς ο αριθμός, ας υπάρξουν τουλάχιστον όσαι είναι δυνατόν εις την διάθεσιν του Δημοσίου.

Πηνία χονδρού νήματος 100

Πήχεις σχοινιού χονδρού ενός δακτύλου 100

Ζητείται υπό της Επιτροπής να υποδειχθή τόπος ή περιφραγμένος χώρος εις την ύπαιθρον όσον είναι δυνατόν πλησίον εις την εξωτερικήν ακτήν της νήσου, μεταξύ του οχυρού «Κωνσταντίνος», και «Αλέξανδρος», όπου να είναι δυνατόν να διαφυλαχθούν και να αποτεθούν τα αντικείμενα ταύτα και εκείνα τα πολλά άλλα τα οποία υπ’ άλλων θα ετοιμασθούν διά τας εργασίας αι οποίαι εις εκείνα τα πλησιόχωρα πρέπει να εκτελεσθούν.

Ζητείται επί πλέον να υποδειχθή έντιμος πολίτης, ο οποίος να δύναται να αναλάβη όλας τας φροντίδας του φύλακος της αποθήκης και του παραπήγματος, ο οποίος να δύναται να παραλάβη κατά την παράδοσιν υπευθύνως όλα τα εργαλεία και αντικείμενα τα οποία θα του παραδοθούν αρχικώς και καθ’ εκάστην ημέραν, ο οποίος εν τέλει να δύναται να επιβλέψη εις την διανομήν και ανάληψιν τούτων, όταν εκτελεσθούν αι εργασίαι. Ο άνω ειρημένος αποθηκάριος θα εκλεγή και θα καθοδηγηθή υπ’ εμού κατόπιν των υποδείξεων φ. 3v της Επιτροπής, θα ήτο / επιθυμητόν να είναι η διατήρησίς του διά το δημόσιον ταμείον μηδαμινής ή ελαχίστης επιβαρύνσεως.

Διά το ακριβές αντίγραφον

Ο Γραμματεύς Π. ΠΕΔΕΜΟΝΤΗΣ

Αρχείον Ιονίου Γερουσίας Γεν. αρ. 9, αριθ. εγγρ. 333, συνημμένον θ

Νο 9

A D(omin)o Gasparo Caliandro

Avute le piú piene informazioni della pontualità e capacità vostra ed occorrendo essenzialmente alle pub(blich)e viste la scelta di una persona atta a ricevere, sopravvegiiare e render conto di molti effetti che saranno da varj incombenti somministrati a pubblici bisogni, sono devenuto a prescegliere voi D(omin)o Gasparo Caliandro nell’incombenza predetta colli seguenti doveri.

Domani mattina vi porterete nella villa Caligoni, dove esiste i magazzino del N. s(igno)r Cav(alie)r Co. d’Orio, e riceverete come custode permanente nel med(esim)o ogn’ora che vi fossero portati tutti li generi per li quali ho già disposte le pubbliche mie richieste.

Instituirete un giornale apposito, in cui descriverete la quantità e qualità di tali generi ed il nome della persona o persone che li consegnassero.

In cadauna sera col mezzo dello strenuo s(i)g(nor) Sopraintendente o di suo Commissionato mi farete giungere l’estratto di tutti li effetti ricevuti in quel giorno colle dichiarazioni espresse nel giornale.

La vostr’opera, secondata sempre dalla vostra assiduità e diligenza, sarà corrisposta perennemente dal pub(blic)o aggradimento ed φ. 1v opportunemente/dalle convenienti pub(blich)e rimunerazioni.

Dal Commissariato Estraord(inario) in S(ant)a Maura, li 2 maggio 1807 s.v.

Il Comm. Es. Co. de CAPODISTRIA

Paolo PEDEMONTI S(e)g(retario)

Per copia conf(orm)e

Il Seg(retario) P. PEDEMONTI

Αρ. 9

Προς τον κύριον Γκάσπαρον Καλιάντρο

Ληφθεισών των πληρεστέρων πληροφοριών περί της υμετέρας ευσυνειδησίας και ικανότητος και επειδή ουσιαστικώς απαιτείται κατά τας επιθυμίας της Πολιτείας η εκλογή προσώπου ικανού να παραλάβη, να επαγρυπνήση και να αποδώση λογαριασμόν περί πολλών αντικειμένων, τα οποία θα χορηγηθούν

θούν παρά διαφόρων εντεταλμένων <προς τούτο> διά τας κοινάς ανάγκας, έφθασα εις την απόφασιν να σας εκλέξω, υμάς τον κύριον Γκάσπαρον Καλιάντρο, εις την ως άνω ρηθείσαν υπηρεσίαν αναθέτων τα κατωτέρω καθήκοντα.

Αύριον πρωί θα μεταβήτε εις το χωρίον Καλιγώνι, όπου ευρίσκεται η αποθήκη του Ευγ. Ιππότου Κόμητος κυρίου Ντ’ Όριο, και θα παραλαμβάνετε εις ταύτην ως μόνιμος φύλαξ οποτεδήποτε σας παρεδίδοντο πάντα τα είδη διά τα οποία έχω ήδη απευθύνει τας επισήμους αιτήσεις μου.

Θα καταρτίσετε ειδικόν ημερολόγιον, εις το οποίον θα περιγράφετε την ποσότητα και την ποιότητα των τοιούτων ειδών και το όνομα του προσώπου ή των προσώπων τα οποία θα το παρέδιδον.

Καθ’ εκάστην εσπέραν διά μέσου του γενναιοψύχου κυρίου Επιθεωρητού ή του αντιπροσώπου του θα μου αποστέλλετε το απόσπασμα περί όλων των παραληφθέντων αντικειμένων κατ’ εκείνην την ημέραν μετά των επεξηγήσεων των διατυπωθεισών εις το ημερολόγιον.

Το έργον σας, ενισχυόμενον πάντοτε υπό της επιμονής σας και επιμελείας, θα ευρίσκη αδιάλειπτους ανταπόκρισιν εις την ευγνωμοσύνην της Πολιτείας φ. 1v και καταλλήλως / εις τας αναλόγους κρατικάς επιβραβεύσεις.

Εκ του Εκτάκτου Επιτροπείου εν Αγία Μαύρα, τη 2 Μαΐου 1807 π.η.

Ο Έκτ. Επίτρ. Κόμης Ντε ΚΑΠΟΔΙΣΤΡΙΑΣ

Παύλος ΠΕΔΕΜΟΝΤΗΣ, Γραμματεύς

Διά το ακριβές αντίγραφον

ο Γραμματεύς Π. ΠΕΔΕΜΟΝΤΗΣ

Αρχείον Ιονίου Γερουσίας Γεν. αρ. 9, αριθ. εγγρ. 333, συνημμένον ι

Νο 10

Copia di circolare scritta alli Pritani del Zante, Cefalonia e Itaca dal Commiss(ari)o Estraord(inari)o in S. Maura, in data 29 maggio 1807.

Rimetto a V.E. nelle inserte quanto serve, affinchè ella possa pienamente conoscere la mia destinazione, il suo oggetto, il titolo che mi da la compiacenza di indirizzarmi a codesta carica e di averla in mio soccorso in una circostanza dilicatissima ed importante per la salvezza di S. Maura ed in un’epoca in cui all’onore ed ai migliori destini della

nazione e della Repubblica nostra contribuir dobbiamo con tutti i nostri mezzi.

Sicuro di tutta la di lei cooperazione e pieno di fiducia nell’attività e premura con cui ella si adopererà nel segondarmi passo a communicarle quanto segue.

L’eseguimento delle operazioni, delle quali sono incaricato, esige imperiosamente che ad ogni altro oggetto nell’adempierle si preferisca esclusivamente quello della sollecitudine. Si tratta di ordinare con migliori regole e con estesa di vedute le militari opere che si dirigono alla difesa vera dell’isola di S. Maura. Si tratta di eseguire queste opere che sono già tracciate nel piú breve spazio di tempo possibile. Si tratta fiφ.1ν nalmente di far ciò adoperando colla piú severa e misura/ta economia del pubblico erario, il quale è troppo esausto e va di giorno in giorno esaurendosi a misura che di alto rilievo sono i movimenti dei quali siamo ricercati ed ai quali dobbiamo p(er) tutti i titoli prestarsi con prontezza ed interesse vero.

La mano d’opera che la popolazione tutta di S. Maura può prestare è poca cosa in confronto al molto che si deve fare ed alla brevità del tempo accordato per suo perfezionamento.

Per questo mi dirigo a V.E. chiedendole la risoluzione positiva e bene assicurata dei seguenti quisiti:

1°. Quanti lavoratori forniti di istrumenti rurali, come sono badili e zappe, può dare questa isola.

2°. Cosa è ciò che la spontaneità potrebbe fare, onde questi lavoratori fossero dallo zelo e dal patriottismo di codesti abitanti trattenuti costà a proprie loro spese p(er) uno ben determinato e breve numero di giorni.

3°. Quando questo non fosse ottenibile dalla spontaneità e dal concorso volontario disposto da sagaci osservazioni, delle quali dirò in appresso, quali sarebbero le piú ristrette misure economiche p(er) avere questi lavoratori al pubblico soldo.

Aggiungerò1 le mie idee intorno alla maniera di condurre p(er) le φ.2 vie della prudenza le opinio/ni al punto ove vogliamo dirigerle p(er) ottenere questi due sommi effetti; il primo, di guadagnare immensamente nell’opinione che dar dobbiamo di noi medesimi; il secondo, di conciliare con questo il sollievo del pubblico erario.

I pericoli di S. Maura sono pericoli di tutto lo Stato, la perdita di S. Maura porta quella della Repubblica e se questa non sarà perdita di territorio o di proprietà, è certo ch’essa è perdita di diritti alla preservazione di una onorata esistenza politica. Per questo l’interesse essendo

1. Χφ. aggiunsero

comune, generale vuel essere il concorso dei mezzi nel conciliarlo e mantenerlo.

Questi pericoli non sono visibili egualmente a tutti, perché tutti non possono egualmente essere informati della giacenza degli affari politici e delle lontane e remotissime cause che possono cangiare in una maniera assai minacciosa e fatale l’aspetto delle cose nostre, le quali oggi possono avere dinanzi l’occhio volgare una sembianza non spavetevole. A convincere ogni uno che queste profonde conoscenze degli affari politici e la previdenza sagace di un possibile avvenire assai pericoloso occuparono ed occupano la sapienza e la paternità del Serenissimo nostro Governo basta considerare che in questo istante dopo che S. φ. 2v Maura versa in pericoli da otto mesi a questa/parte senza conseguenze, abbenché si abbiano certi e luminosi vantaggi generali nella presente guerra tanto nel nord come nello Stato Ottomano, pure oggi soltanto esso ha trovato necessario ed indispensabile di presidiare estraordinariamente la sicurezza di questo paese facendo con ogni sua possa contribuire alla medesima tutte le forze della nazione.

Ciò posto il Governo seguendo i diritti ch’esso ha sul ben essere dello Stato od imitando l'esempio degli altri governi e quello del Veneto medesimo, di cui noi siamo stati sudditi, potrebbe esigere che ogni lavoro diretto al bene dello Stato fosse gratuitamente fatto dai cittadini tutti della Repubblica. La fortezza appunto di S. Maura fu eretta sotto gli auspizj e le direzioni del dominio veneto dai popoli delle sette isole e vivono tuttavia dei testimonj dello spontaneo e generoso concorso dei settinsulari tutti indistintamente tributarj coll’opera e con ogni sorte di mezzo della fabbrica di questo edifizio elevato p(er) la generale sicurezza.

Oggi, pel proprio governo e non p(er) quello di un straniero padrone; oggi, p(er) mostrarsi meritevoli di un dono che graziosamente ci accorda un possente protettore, il quale fa giornalmente p(er) noi grandi sagrifizj e ci da l’esempio della generosità; oggi saremo noi φ. 3 indolenti alle amorose / impulsioni di questo Governo che può esigere ê che non esige, ma che in vece fa conoscere l’importanza delle spontanee oblazioni per accoglierle e p(er) farle valere a nostro solo vantaggio ?

Di piú. Queste oblazioni sono di lieve momento ed io le calcolo p(er) tal maniera, poiché mi consta che posto il generale concorso non si trattarebbe di trattenere a questi lavori le genti che dar si potessero nulla piú di dieci o quindeci giorni.

Dopo queste generali indicazioni, dietro alle quali la sagg[i]ezza di V.E. potrà tracciare il piano delle di lei direzioni, passo ad aggiungerle che p(er) conservare unità e semplicità di mezzi io trasciegl[i]erei come organi della generale persuasione quei stessi cittadini che destinati furono

no a Commissarj Civili e come fonti di opportuni soccorsi quei personaggi i quali uniscono all’estesa dei mezzi proprj il godimento di una ben accreditata influenza.

Unisco p(er) questi secondi le mie particolari comunicazioni nelle lettere che compiego e che V.E. avrà la bontà di far tenere ai medesimi.

Ogni conferenza, ogni discussione, ogni risoluzione è opportuno che sia presa dinanzi a codesto Comand(ant)e russo, affinché siasi sempre φ.3ν un ragguardevole testimonio, di cui l’influenza/nell’animo di ogn’uno è grata e nel tempo stesso molto efficace. È perciò opportuno consiglio il communicare a codesto sig(no)r Comand(ant)e il tenore della presente.

Unisco alcuni esemplari di una proclamazione, affinché ella la faccia tenore ai sig(no)ri ch’ella stimerà di adoperare in questa dilicata intrapresa.

Ella può assicurare nella maniera la pili positiva che non mancheranno dal fare queste generose oblazioni i cittadini delle altre isole ed io ne ho le prove ed i riscontri in mano.

Detto questo non mi resta che raccomandare a V.E. la maggior sollecitudine nel porgermi i riscontri precisi delle di lei operazioni, onde io possa contare sui medesimi, quando essi sieno favorevoli o prendere altre severe misure secondo che ne sono autorizzato dalle istruzioni e dai pieni poteri onde sono munito da S.E. il sig(no)r Ministro Plenipotez(iari)o di Russia o dall’Ecc(ellentissi)mo Senato.

Dopo ehi’co avrò ricevuto questi riscontri le passerò gli avvisi necessarj alle misure esecutive, tanto che i lavoratori vengano gratuitamente, come se questi dovranno essere pagati dalla pubblica finanza.

Ripeto la finanza è povera; questi lavori si devono fare; lorché φ.4 la finanza sarà esaurita, cercheremo forse ausilj e / sussidj ai stranieri osaremo noi che dovremo ravvivarla.

Ho l’onore di protestare...

Αρ. 10

Αντίγραφον εγκυκλίου γραφείσης προς τους Πρυτάνεις της Ζακύνθου, Κεφαλληνίας και Ιθάκης παρά του Εκτάκτου Επιτρόπου εν Αγία Μαύρα, υπό ημερομηνίαν 29 Μαΐου 1807.

Παραδίδω εις την Γ.Ε. εν τοις συνημμένοις ό,τι είναι χρήσιμον, ίνα δυνηθήτε να πληροφορηθήτε τον διορισμόν μου, το αντικείμενόν του, το δικαίωμα το οποίον μου δίδει η ευχαρίστησις να απευθυνθώ εις την υμετέραν υπηρεσίαν και να την έχω προς βοήθειαν μου εις μίαν λεπτοτάτην περίστασιν και σημαντικήν διά την σωτηρίαν της Α. Μαύρας και εις μίαν εποχήν κατά

την οποίαν διά την τιμήν και τα καλλίτερα πεπρωμένα του έθνους και της Πολιτείας μας οφείλομεν να συμβάλωμεν δι’ όλων των δυνάμεών μας.

Βέβαιος περί της καθολικής συνεργασίας σας και πλήρης εμπιστοσύνης προς την δραστηριότητα και σπουδήν την οποίαν θα χρησιμοποιήσετε, διά να με βοηθήσετε, μεταβαίνω εις το να σας ανακοινώσω όσα έπονται.

Η εκτέλεσις των εργασιών τας οποίας έχω αναλάβει επιβάλλει επιτακτικώς να προτιμηθή έναντι παντός άλλου μέσου διά την διεκπεραίωσίν των αποκλειστικώς εκείνο το της ταχύτητος. Πρόκειται να διευθετήσωμεν διά των καλλιτέρων κανόνων και μετά ευρύτητος απόψεων τα στρατιωτικά έργα τα οποία αποσκοπούν εις την ορθήν άμυναν της νήσου της Α. Μαύρας. Πρόκειται να εκτελέσωμεν τα έργα ταύτα, τα οποία έχουν σχεδιασθή ήδη, εις το βραχύτερον δυνατόν διάστημα χρόνου. Πρόκειται τέλος να πράξωμεν τούτο εφαρμόζοντες φ.1ν την πλέον αυστηράν και μετρημένην / οικονομίαν του δημοσίου ταμείου, το οποίον έχει πολύ εξαντληθή και βαίνει εξαντλούμενον από ημέρας εις ημέραν καθ’ ό μέτρον τα έργα τα οποία επιχειρούμεν και διά τα οποία οφείλομεν να ετοιμασθώμεν μετ’ αληθούς ενδιαφέροντος και αμέσου δράσεως είναι μεγάλης κλίμακος.

Η χειρ βοηθείας την οποίαν ολόκληρος ο πληθυσμός της Α. Μαύρας δύναται να παράσχη είναι μικρόν πράγμα εν συγκρίσει προς το μέγα το οποίον πρέπει να γίνη και προς την βραχύτητα του συμφωνηθέντος διά την τελειοποίησίν του χρόνου.

Διά τούτο απευθύνομαι προς την Υ.Ε. ζητών παρ’ υμών την θετικήν και απολύτως ακριβή απάντησιν εις τας εξής ερωτήσεις:

1ον. Πόσους εργάτας εφωδιασμένους διά γεωργικών εργαλείων, όπως είναι λίσγοι και αξίναι, δύναται να δώση η νήσος σας.

2ον. Τι θα ηδύνατο να πράξη η εθελοντική προσφορά, διά να συντηρηθούν οι εργάται ούτοι εκ του ζήλου και του πατριωτισμού των εκεί κατοίκων δι’ ιδίων αυτών εξόδων επί καλώς προσδιωρισμένον και σύντομον αριθμόν ημερών.

3ον. Εάν τούτο δεν θα ήτο πραγματοποιήσιμον εκ της αυθορμήτου διαθέσεως και εκ της εθελοντικής συμβολής προερχομένης εξ αγχινόων παρατηρήσεων, περί των οποίων θα ομιλήσω ακολούθως, ποία θα ήσαν τα αυστηρότερα οικονομικά μέτρα, διά να λάβωμεν τους εργάτας τούτους έναντι αμοιβής παρά του Δημοσίου.

Θα προσθέσω τας ιδέας μου περί του τρόπου να οδηγήσωμεν τας γνώμας φ.2 διά των μέσων της σωφροσύνης / εις το σημείον το οποίον επιδιώκομεν να τας κατευθύνωμεν, διά να επιτύχωμεν τα δύο ταύτα μέγιστα αποτελέσματα· το πρώτον, να κερδίσωμεν αμέτρως εις την γνώμην την οποίαν οφείλομεν να δώσωμεν περί ημών των ιδίων· το δεύτερον, να προκαλέσωμεν διά τούτου την ανακούφισιν του δημοσίου ταμείου.

Οι κίνδυνοι της Α. Μαύρας είναι κίνδυνοι ολοκλήρου του Κράτους, η α-

πώλεια της Α. Μαύρας φέρει εκείνην της Πολιτείας και, εάν αύτη δεν θα είναι απώλεια περιοχής ή περιουσίας, είναι βέβαιον ότι αύτη είναι απώλεια δικαιωμάτων εις την διατήρησιν εντίμου πολιτικής υπάρξεως. Διά τούτο, επειδή το ενδιαφέρον είναι κοινόν, η συνδρομή των μέσων, διά να το προκαλέσωμεν και να το διατηρήσωμεν, πρέπει να είναι γενική.

Οι κίνδυνοι ούτοι δεν είναι ορατοί υπό πάντων εξ ίσου, επειδή δεν δύνανται εξ ίσου πάντες να είναι πληροφορημένοι περί της θέσεως των πολιτικών υποθέσεων και περί των απομεμακρυσμένων και απωτάτων αιτιών, αι οποίαι δύνανται να μεταβάλουν κατά λίαν επικίνδυνον και μοιραίον τρόπον την όψιν των ημετέρων πραγμάτων, τα οποία σήμερον δύνανται να έχουν προ των οφθαλμών του λαού ουχί τρομακτικήν εμφάνισιν. Διά να πείσωμεν έκαστον ότι αι βαθείαι αύται γνώσεις των πολιτικών υποθέσεων και η σοφή πρόβλεψις περί λίαν επικινδύνου πιθανού μέλλοντος απησχόλησαν και απασχολούν την βαθύνοιαν και την φιλοστοργίαν της Γαληνοτάτης ημών Κυβερνήσεως, αρκεί να σκεφθώμεν ότι την ώραν ταύτην, αφού η Α. Μαύρα διατελεί εις τους από φ. 2v οκτώ μηνών κινδύνους ταύτης / άνευ συνεπειών της περιοχής, μολονότι έχουν αποκτηθή ωρισμένα και λαμπρά γενικά πλεονεκτήματα κατά τον παρόντα πόλεμον τόσον εις τον Βορράν όσον και εις το Οθωμανικόν Κράτος, όμως μόνον σήμερον η Κυβέρνησις εθεώρησεν αναγκαίον και άφευκτον να περιφρουρήση εξαιρετικώς την ασφάλειαν της χώρας ταύτης ενεργούσα μετά πάσης αυτής δυνάμεως να συμβάλλουν εις ταύτην όλαι αι δυνάμεις του έθνους.

Τούτου τεθέντος η Κυβέρνησις, ακολουθούσα τα δίκαια τα οποία αύτη έχει διά την ευημερίαν του Κράτους και μιμουμένη το παράδειγμα των άλλων Κυβερνήσεων και εκείνο αυτής της Ενετικής, της οποίας υπήρξαμεν υπήκοοι, θα ηδύνατο να απαιτήση όπως πάσα εργασία αποβλέπουσα εις το καλόν του Κράτους εκτελήται δωρεάν υπό πάντων των πολιτών της Δημοκρατίας. Ακριβώς το φρούριον της Α. Μαύρας ανηγέρθη υπό την προστασίαν και τας κατευθύνσεις του Ενετικού Κράτους υπό των κατοίκων των επτά νήσων και ζουν πάντοτε μάρτυρες της αυθορμήτου και γενναιοδώρου συμβολής των Επτανήσων, όλων αδιακρίτως συντελεστών δι’ έργου και διά παντός είδους μέσου της κατασκευής του οικοδομήματος τούτου, ανεγερθέντος διά την γενικήν ασφάλειαν.

Σήμερον, διά την ιδικήν μας Κυβέρνησιν και όχι δι’ εκείνην ενός ξένου κυριάρχου· σήμερον, διά να φανώμεν αντάξιοι δώρου το οποίον χαριστικώς μας παραχωρεί ισχυρός προσάτης, ο οποίος κάμνει δι’ ημάς καθημερινώς μεγάλας θυσίας και μας δίδει το παράδειγμα της γενναιοφροσύνης· θα μείνωμεν φ. 3 σήμερον απαθείς εις τας εξ αγάπης / παρορμήσεις της Κυβερνήσεως ταύτης, η οποία δύναται να απαιτήση και η οποία δεν απαιτεί, αλλ’ η οποία όμως καθιστά γνωστήν την σημασίαν των αυτοβούλων προσφορών, διά να τας αποδεχθή και διά να τας κάμη να έχουν αξίαν μόνον διά το ημέτερον κέρδος;

Επί πλέον. Αι προσφοραί αύται είναι μικράς σημασίας, και τας υπολογίζω κατ’ αυτόν τον τρόπον, επειδή προκύπτει ότι δεδομένης της γενικής συμ-

μετοχής δεν θα επρόκειτο να κρατήσωμεν εις τας εργασίας ταύτας τους ανθρώπους, οι οποίοι θα ηδύναντο να μας δοθούν όχι περισσότερον των δέκα ή δεκαπέντε ημερών.

Κατόπιν των γενικών τούτων υποδηλώσεων, συμφώνως προς τας οποίας η σύνεσις της Υ.Ε. Θα δυνηθή να χαράξη το διάγραμμα των σκοπών σας, έρχομαι να προσθέσω ότι, διά να εφαρμόσωμεν ενιαία και απλά μέσα, θα εξέλεγον ως όργανα γενικής πειθούς τους ιδίους εκείνους πολίτας οι οποίοι καθωρίσθησαν ως Πολιτικοί Επίτροποι και ως πηγάς των καταλλήλων συνδρομών <θα εξέλεγον> εκείνα τα πρόσωπα τα οποία εις την έκτασιν των ιδίων μέσων προσθέτουν την ικανοποίησιν εκ μιας καλώς διαπεπιστευμένης επιρροής.

Προσθέτω διά τους δευτέρους τούτους τας ιδιαιτέρας μου ανακοινώσεις εις τας επιστολάς τας οποίας επισυνάπτω και τας οποίας η Υ.Ε. Θα λάβη την καλωσύνην να γνωστοποιήση εις τους ιδίους.

Πάσα ανακοίνωσις, πάσα συζήτησις, πάσα απόφασις αρμόζει να έχη ληφθεί ενώπιον του εκείσε Ρώσου Διοικητού, διά να υπάρχη πάντοτε εις σημαντικός φ. 3v μάρτυς, του οποίου η επιρροή / εις την ψυχήν παντός είναι ευχάριστος και ταυτοχρόνως λίαν αποτελεσματική. Διά τούτο είναι κατάλληλος συμβουλή να ανακοινώσετε εις τον εκείσε κύριον Διοικητήν το περιεχόμενον της παρούσης.

Συνάπτω αντίτυπά τινα προκηρύξεως, διά να την ανακοινώσετε εις τους κυρίους τους οποίους θα κρίνετε καλόν να χρησιμοποιήσετε εις την δύσκολον ταύτην επιχείρησιν.

Δύνασθε να βεβαιώσετε κατά τον θετικώτερον τρόπον ότι οι πολίται των άλλων νήσων δεν θα παραλείψουν να πραγματοποιήσουν τας γενναίας ταύτας προσφοράς, και έχω εις τας χείρας τας αποδείξεις και τα στοιχεία περί τούτου.

Τούτου ρηθέντος δεν μου υπολείπεται ειμή να συστήσω εις την Υ.Ε. την μεγαλυτέραν ταχύτητα εις το να μου παράσχετε τα ακριβή στοιχεία των ενεργειών σας, διά να δυνηθώ να υπολογίσω επ’ αυτών, εις ην περίπτωσιν είναι ευνοϊκαί, ή να λάβω έτερα σοβαρά μέτρα, ως είμαι περί τούτου εξουσιοδοτημένος εκ των οδηγιών και εκ των απολύτων εξουσιών διά των οποίων είμαι εφωδιασμένος παρά της Α.Ε του κυρίου Πληρεξουσίου Υπουργού της Ρωσίας και παρά της Εξοχωτάτης Γερουσίας.

Ευθύς ως λάβω τα στοιχεία ταύτα, θα σας μεταβιβάσω τας αναγκαίας γνωστοποιήσεις περί των εκτελεστικών μέτρων, τόσον εάν οι εργάται έλθουν δωρεάν, ως και εάν ούτοι θα πρέπει να πληρωθούν υπό του δημοσίου ταμείου.

Επαναλαμβάνω, τα οικονομικά είναι πτωχά· αι εργασίαι αύται πρέπει να γίνουν· όταν τα οικονομικά εξαντληθούν, θα ζητήσωμεν ίσως βοήθειαν φ. 4 και / ενισχύσεις παρά των ξένων ή θα είμεθα ημείς εκείνοι οι οποίοι θα πρέπει να τα αναζωογονήσωμεν.

Έχω την τιμήν να διαδηλώσω...

Αρχείον Ιονίου Γερουσίας Γεν. αρ. 9, αριθ. εγγρ. 333, συνημμένον ια

Copia di uffizio scritto a S.E. Pritano di S. Maura rial Commiss(ari)o Estraord(inari)o in data p(ri)mo giugno 1807.

Dietro alla destinazione che V.E. si compiaque determinare sulle mie richieste degli tre Aggiunti Estraordinarj nel Mag(istrat)o Finanze ed indicatini dalla pregiata sua dei 19 scaduto maggio ho creduto opportuno esternare le mie intenz(ion)i sulle norme e discipline colie quali bramo che sia regolata la nuova amministrazione di pubblico soldo p(er) conto lavori e fortificazioni a miglior difesa di quest’isola, delle quali sono autorizzato ed ho segnato però l’atto di cui alcuni articoli m’onoro presentare a conoscenza di V.E., onde si compiacia secondare il tenore di quelli che mirano la di lei intervenzione. E siccome ella riscontrerà in esso che p(er) uniformare alla legge (giacche si può senz’ostacolo dell’oggetto) il maneggio di soldo pubblico che potrà occorrere p(er) li lavori e fortificazioni suaccennate, trovo opportuno che V.E. ogni quindeci giorni munisca il Mag(istra)to di un suo mandato p(er) l’esecuz(ion)e degli esborsi che fossero p(er) abbisognare in detto periodo; cosi la prego di rendere incontrata tale adottata misura, cominciando da questo giorno.

Le protesto........

P(er) copia conforme

Il Seg(reta)rio P. PEDEMONTI

Αντίγραφον επισήμου εγγράφου σταλέντος εις την Α.Ε. τον Πρύτανιν της Άγ. Μαύρας υπό του Εκτάκτου Επιτρόπου υπό ημερομηνίαν πρώτη Ιουνίου 1807.

Κατόπιν του διορισμού τον οποίον η Υ.Ε. ηθέλησε να αποφασίση επί των αιτήσεών μου των τριών εκτάκτων προσθέτων μελών της Υπηρεσίας οικονομικών και υποδειχθέντων μοι διά της αξιοσεβάστου επιστολής σας της 29 παρελθόντος Μαΐου εθεώρησα σκόπιμον να εκφράσω τας προθέσεις μου περί των κανόνων και τύπων, διά των οποίων επιθυμώ να ρυθμισθή η νέα διαχείρισις του δημοσίου χρήματος διά τον λογαριασμόν των εργασιών και οχυρώσεων προς καλλιτέραν άμυναν της νήσου ταύτης, διά τας οποίας <εργασίας> είμαι εξουσιοδοτημένος, αλλά και έχω υπογράψει την πράξιν, της οποίας έχω την τιμήν να παρουσιάσω ωρισμένα άρθρα εις γνώσιν της Υ.Ε., διά να θελήσετε

να συνδράμετε την άποψιν εκείνων τα οποία αποβλέπουν εις την παρέμβασίν σας· και καθώς θα συναντήσετε εις ταύτην ότι, διά να συμμορφώσωμεν προς τον νόμον (εφόσον πλέον είναι δυνατόν άνευ εμποδίου εις το ζήτημα) την διαχείρισιν του δημοσίου χρήματος το οποίον θα είναι δυνατόν να χρειασθή διά τας προμνημονευθείσας εργασίας και οχυρώσεις, ευρίσκω σκόπιμον να εφοδιάζη η Υ.Ε. την Υπηρεσίαν ανά δέκα πέντε ημέρας δι’ εντάλματος σας διά την εκτέλεσιν των εξοφλήσεων αι οποίαι θα απητούντο κατά την ρηθείσαν περίοδον. Ούτω σας παρακαλώ να θεωρήσετε εφαρμοσθέν το τοιούτον υιοθετηθέν μέτρον αρχής γενομένης από σήμερον.

Σας εκφράζω...

Διά το ακριβές αντίγραφον

Ο Γραμματεύς Π. ΠΕΔΕΜΟΝΤΗΣ

Αρχείον Ιονίου Γερουσίας Γεν. αρ. 9, αριθ. εγγρ. 333, συνημμένον ιβ

Copia di uffizio scritto alli Prest(antissi)mi Membri ed Aggiunti Estraordinarj del Mag(istra)to Finanze di S. Maura dal Coinmiss(ari)o Estraord(inari)o in data p(ri)mo giugno 1807.

Essendomi comunicata da S.E. Pritano l’elezione da me richiesta de’tre Pressantissimi Aggiunti Estraordinarj in cotesto Mag(istra)lo Finanze mi sollecito rimarcare al medesimo oltre alla mia soddisfazione sul nome di tutti li componenti anche l’importanza dell’ incombenza in cui dal mio canto devo occuparlo.

La piú utile difesa di quest’isola esige un nuovo pubblico dispendio. Io sono autorizzato ad incontrarlo, ma sono pure mosso dal mio dovere di presidiare in esso con scrupolo di diligenza e di zelo la pubblica economia.

Un tale scopo sono persuaso di non poter meglio raccomandarlo che all’intelligenza ed esattezza di VV.SS. Prest(antissi)ma.

Ond’abbiano ad attivarsi però queste loro doti, accompagno loro nell’atto in copia che unisco il fondamento della relativa loro gestione.

Sarà questa regolata in tal ramo d’azienda coi precetti dall’atto espressi e sarà il loro merito p(er) distinguersi nell’adempimento de’

medesimi. Auguro poi a cadauno di VV. SS. Prest(antissi)me estese prosperità.

P(er copia conf(orm)e

Il Seg(reta)rio P. PEDEMONTI

Ακολουθεί αντίγραφον εξ αντιγράφου του παρόντος και η σημείωσις του παραλαβόντος γραμματέως περί του περιεχομένου πάντων των συνημμένων :

φ. 1v 1229. Commissario Estraordinario Sig. Co. Gio(vanni) de Capodistria. Fa pre(sente) il suo arrivo a S(ant)a Maura, rende conto su quanto ha operato e va preparando a fare per miglior difesa di quell’isola; propone alcune misure intorno l’economia ed accompagna inserte undeci, relative al suo operato.

Αντίγραφον επισήμου εγγράφου σταλέντος εις τα Εξοχώτατα μέλη και Έκτακτα Πρόσθετα της Υπηρεσίας Οικονομικών της Α. Μαύρας υπό του Εκτάκτου Επιτρόπου υπό ημερομηνίαν πρώτη Ιουνίου 1807.

Επειδή μου ανεκοινώθη υπό της Α.Ε. του Πρυτάνεως η υπ’ εμού αιτηθείσα εκλογή των τριών Εξοχωτάτων Εκτάκτων Προσθέτων <Μελών> παρά τη ενταύθα Υπηρεσία οικονομικών, σπεύδω να εξάρω προς την ιδίαν, εκτός της ικανοποιήσεώς μου εξ ονόματος όλων των παραγόντων, και την σημασίαν του έργου εις το οποίον από της πλευράς μου πρέπει να την απασχολήσω.

Η πλέον αποδοτική άμυνα της νήσου ταύτης απαιτεί νέαν δημοσίαν δαπάνην. Είμαι εξουσιοδοτημένος να την αντιμετωπίσω, αλλ’ έχω επίσης παρακινηθή εκ του καθήκοντος μου να περιφρουρήσω κατ’ αυτήν μετά σχολαστικότητος, επιμελείας και ζήλου την Δημοσίαν οικονομίαν.

Είμαι πεπεισμένος ότι τοιούτον σκοπόν δεν δύναμαι να τον συστήσω καλλίτερον, ειμή εις την νοημοσύνην και φροντίδα της Υ.Υ. Εξοχωτάτης Αυθεντίας.

Διά να δύνανται όμως να δραστηριοποιηθούν τα υμέτερα ταύτα χαρίσματα, σας αποστέλλω ομού <μετά του παρόντος εγγράφου> εν τη εν αντιγράφω πράξει την οποίαν επισυνάπτω τας βασικάς οδηγίας της σχετικής σας διαχειρίσεως. Αύτη επί του τοιούτου πεδίου της οικονομικής δράσεως θα οργανωθή κατά τους κανόνας τους διατυπουμένους εν τω δημοσίω εγγράφω και θα αποβή το καύχημά σας να διακριθήτε εις την εκπλήρωσιν των κανόνων.

Εύχομαι κατόπιν <τούτων> εις εκάστην Υ.Υ. Εξοχωτάτην Αυθεντίαν μεγίστην ευδαιμονίαν.

Διά το ακριβές αντίγραφον

Ο Γραμματεύς Π. ΠΕΔΕΜΟΝΤΗΣ

Σημείωσις: 1229. Έκτακτος Επίτροπος Κόμης Κύριος Ιωάννης ντε Καποδίστρια. Γνωστοποιεί την άφιξίν του εις Αγίαν Μαύραν, δίδει λόγον περί όσων έπραξε και προετοιμάζεται να πράξη διά την καλλιτέραν άμυναν της νήσου εκείνης· προτείνει ένια μέτρα διά την οικονομίαν και επισυνάπτει ένδεκα συνημμένα σχετικά προς τας ενεργείας του.

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Αρχείον Ιονίου Γερουσίας Γεν. αρ. 9, αριθ. εγγρ. 2

No 4

Dipartim(ent)o Estero

All’Eec(ellentissi)mo Senato della Repubblica Ionica

Il Commissario Estraordinario in S(an)ta Maura

Dal Commissariato Estraordinario

li 9 giugno 1807 G.s.

I pericoli dai quali è istantaneamente minacciata quest’isola crescono a dismisura ogni giorno. Ne spedisco un rapporto a S.E. Plenipotenziario, né ho tempo di farne un secondo per dirigerlo a VV. EE. Il bene del servizio, la salvezza si S. Maura, quella dello stalo tutto esige che senza ritardo il Governo adoperi di tutti i suoi mezzi, onde S.E. il Ministro Plenipotenziario possa porgere nel volger di ore quei soccorsi dei quali urgentemente abbisogna questo paese. Io adopero per ciò che mi riguarda sul luogo senza limiti, senza riguardi e senza testimoni tutti i mezzi che mi vengono richiesti, convinto essendo che lo dove trattassi di perdere tutto forza è appagarsi di una parziale perdita.

Imploro la continuazione della pubblica grazia.

Il Comm. Etstraord. C(ont)e CAPODISTRIA

Άνω διά χειρός του παραλαβόντος: Recep. li 11 giugno 1807 s.v. Il Segre(tario) di Stato S. Banaglia.

Αρ. 4

Τμήμα των Εξωτερικών

Προς την Εξοχωτάτην Γερουσίαν της Ιονίου Πολιτείας

Ο εν Αγία Μαύρα Έκτακτος Επίτροπος

Εκ του Εκτάκτου Επιτροπείου

τη 9 Ιουνίου 1807 π.η.

Οι κίνδυνοι εκ των οποίων ηπειλήθη προς στιγμήν η νήσος αύτη αυξάνουν υπερβολικώς καθ’ εκάστην. Αποστέλλω περί τούτου έκθεσιν εις την Α. Ε. τον Πληρεξούσιον, δεν διαθέτω χρόνον να κάμω δευτέραν περί τούτων, διά να την απευθύνω προς τας Υ.Ε. Το καλόν της υπηρεσίας, η σωτηρία της Αγίας Μαύρας, εκείνη η του Κράτους ολοκλήρου απαιτεί όπως άνευ καθυστερήσεις η Κυβέρνησις μεταχειρισθή πάντα τα εαυτής μέσα, ώστε η Α.Ε. Ο Πληρεξούσιος Υπουργός δυνηθή να παράσχη εντός ωρών εκείνα τα βοηθητικά μέσα των οποίων επειγόντως έχει ανάγκην η χώρα αύτη. Εις ό,τι με αφορά, χρησιμοποιώ επί τόπου άνευ περιορισμών, άνευ διακρίσεων και άνευ μαρτύρων πάντα τα μέσα τα οποία μου ζητούνται, πεπεισμένος ων ότι εκεί όπου πρόκειται να απολέσωμεν το παν είναι κέρδος να υποστώμεν μικράν απώλειαν.

Παρακαλώ την συνέχισιν της δημοσίας ευνοίας.

Ο Έκτ. Επίτρ. Κόμης ΚΑΠΟΔΙΣΤΡΙΑΣ

Άνω: Ληφθέν τη 11 Ιουνίου 1807 π.η. Ο Γραμματεύς της Επικράτειας S. Banaglia.

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Αρχείον Ιονίου Γερουσίας Γεν. αρ, 9, αριθ. εγγρ. 4

Νο 9

Dipartim(en)to Estero

All’Ecc(ellentissi)mo Senato della Repubblica Ionica

Il Suo Commissario Estraordinario in S(ant)a Maura

Dal Commiss(aria)to Estraordinario

li 18 giugno 1807 G.s.

Delle fortificazioni tracciate ed in parte eseguite, dei mezzi adoperati, del concorso degli abitanti di S(ant)a Maura, di quelli delle altre isole, delle opere da eseguirsi dirà a VV. EE. questo rispettoso rapporto.

Comprenderà essa quindi la dovuta risposta all’uffizio dei 15 giugno dell’Ill(ustrissi)mo Sig(no)r Seg(reta)rio di Stato degli Affari Esteri oggi ricevuto ed alla occlusavi nota di S.E. il sig(no)r Ministro Plenipotenziario diretta a VV.EE. sotto la stessa data.

Il lavoro tracciato dal sig(no)r Ingegnere di cui ho reso conto col mio rapporto (n° primo) ha l’ estesa quasi di tre miglia con terre, pali e fasci. Vuoisi elevare in ima linea lunga quasi un miglio una trinciera alta sei piedi e con la vanga e badile escavar. Deesi lungo questa trinciera una fossa di competente larghezza e profondità. Tutta questa linea militare va ad essere difesa da tre batterie di somma elevazione, cinte da fossi e da cannoniere, custodite da larghissimi ed altissimi parapetti.

φ. 1v Ventiquattro mila pali e ventiquattro mila/fascine furono richieste per approssimazione ed una inconcepibile quantità di istrumenti, di legnami, di cesti, di civiere, di lavoratori, onde il progettato lavoro potesse avere, come ricercasi, un sollecito e buon fine.

Non era in poter mio di giudicare dell’opportunità di una tal opera. E se lo fosse stato, io avrei ben volentieri consentito, veggend o in essa compresi tutti gli oggetti in quali dirigonsi le nostre fatiche. Non mi è permesso in questo rapporto ed in questo istante di rassegnare a VV.EE. tutte le osservazioni che mi autorizzano ad essere fermamente convinto che nulla meno far si doveva per conciliare colla salvezza di S(ant)a Maura i piú lusinghieri oggetti della tranquillità, della esistenza e dell’onore della Repubblica nostra. Mi riservo di adempiere a questo uffizio, quando il lavoro sia compiuto e quando un picciolo riposo mi ponga in istato di esternare le mie idee.

Essendo solo mio uffizio di secondare con tutti i possibili mezzi che lo stato nostro può offrire le ricerche del Comando Militare dovevo prestarmi, come mi sono prestato e mi presto e, siami permesso il dirlo, non senza una qualche utilità pubblica e colla soddisfazione di questi abitanti e di quegli che concorrono a porgere ai medesimi un fraterno braccio.

Conviene conoscere prima di giudicare di una tale opera, dei mezzi usati e del successo che tutto il terreno su cui essa è tracciata è dominato φ. 2 non solo dal /cannone nemico, ma dai stessi sguardi dei turchi e dei francesi che lo servono.

Segnato il lavoro il giorno dei 7 corrente trovòmi in campagna sulle saline. Raccolti seicento operaj dall’isola e dalla città, non eccettuato nessuno, ho arringato a questa gente. Tutti pieni del piú nobile entusiasmo diedero mano agli istrumenti rurali e si recarono nel luogo del travaglio. Io stesso, i miei luogotenenti, molti sacerdoti ci siamo recati a dar l’esempio a questa massa di gente, abbiamo i primi lavorato incurvandoci sulla zappa e sul badile. Alzòsi il sole, l’inimico lasciò che

tutti fossimo infervorati nel travaglio e cominciò quindi col cannone ad inquietarci. Le prime palle passano, i villani si atterriscono e si atterrano, non veggono ai secondi e si dispongono alla fuga. Io, veggendo impossibile il contenerli, ordino tosto che tutti si ritirino. Restano meco coll’ingegnere alcuni dei luogotenenti. Io resto per molta ora con questa società lungo la linea del travaglio per far conoscere ai paesani che il cannone, il quale ci cercava con molta maestria, non ha potuto mai coglierci. Con tutto questo anco coll’opinione dell’ingegnere ho risoluto di sospendere il travaglio di giorno e di cominciare nel dì successivo a verificarlo durante la notte1. Il chiaro lunare favoriva il travaglio, non φ.2ν la tranquillità dei paesani, sempre / atterriti dal pensiero di essere bersagliati dal cannone.

Cominciòsi questo notturno travaglio: fuvi qualche inutile colpo nemico, ma la nostra massa di lavoratori, spalleggiata costantamente per tutta la notte dai cittadini e dai piú rispettabili fra i nobili sacerdoti, veggendo che io stesso con tutti i volontarj corciresi ho diviso con essi la veglia, hanno bene e molto travagliato.

Successivamente nella notte degli 8 coi stessi mezzi, coi stessi prestigi, colla mia stessa presenza continuò il lavoro coll’opera di quattrocento lavoratori.

Arrivata la notizia che il Visire, essendo a Prevesa, voglieva in mente l’attacco di S. Maura, il concorso fu estraordinario, e nella notte dei 9 fino a che arrivassero gli istrumenti ordinati al Zante molti dovettero restarsene oziosi.

Dopo questo avviso S.E. il Generale ha dato l’ordine in iscritto all’ingegnere di portare colla piú grande celerità al suo termine la prima batteria ed è per questo ch’egli stesso lo autorizzò ad impiegare duecento russi, non potendosi dai villani né dai cittadini eseguire il travaglio delle imbrasure dei parapetti né con quella celerità né con quell’arte che rendevasi necessaria, dovendo dall’altra mettere in estraordinaria requisizione tutti gli abitanti delle pertinenze per taglio di φ.3 pali, di fasci / e pel trasporto di questi oggetti nel luogo delle fortificazioni e dovendosi contemporaneamente adoperare molti dei travagliatori villani al taglio e trasporto di altre terrò tutto simultaneamente.

Io non dovevo oppormi alla ordinata cooperazione dei russi, veggendo fondata questa misura nell’urgenza delle circostanze e sopra una risoluzione presa dal Comando Militare. Non potevo poi oppormi essendo egualmente convinto che la nostra gente non è capace, non per

1. Εν τέλει του εγγράφου παραπομπή διά της αυτής χειρός δι’ ης και η σημείωσις της παραλαβής: Ciò fece che con l’ opinione anco dell’ Ingegnere ho risoluto di sospendere il travaglio di giorno, di cominciare nel dì successivo e verificarlo la notte.

mancanza di buona volontà, ma p(er) diffetto di desterità e di esperienza di dare un’utile mano a certa maniera di travaglio, in cui giammai si sono esercitati e nel quale egli è impossibile adestrarli e far presto l’opera in tempo di notte.

S.E. il Generale ha voluto che i stessi soldati della Repubblica si unissero ai russi, né io egualmente potevo dissentire p(er) le suaccenate ragioni. Vi ho concorso e questi hanno servito per tre notti. Successivamente li ho adoperali in altri travagli senza che questi sieno a pubblico peso.

In tal guisa continua fino al giorno di oggi il lavoro ed esso è spinto per quanto io stesso ho osservato ad un qualche termine.

Per giudicare quindi del concorso degli abitanti di S. Maura duopo φ.3v è aver presente questa narrazione / e dall’altra riflettere che ventiquatro mila pali e le corrispondenti fascine sono opere che dimandano il travaglio personale dei piú influenti cittadini, come di un gran numero di paesani, di cavalli, di barche.

Io ho adoperato per questo effetto indistintamente i piú atti fra i cittadini di S. Maura ed oggi piú di quindici signori sono nei boschi e nelle campagne con differenti commissioni a fare il taglio dei cipressi e di tutte le piante che sono utili a questa ricerca. Il Vescovo stesso, i sacerdoti e finalmente tutto quello che mettersi poteva in movimento in questo paese tutto si è mosso p(er) facilitare economicamente la riuscita di quest’ardua intrapresa.

Abbenché i duecento russi travaglino, non è p(er questo che trecento e qualche volta quattrocento leucadiensi non travaglino ogni notte. Che di piú si può esigere da un paese spossato dagli inutili travagli, ai quali li condusse p(er) otto mesi una non ottima direzione militare ?2

Oltre ai trecento lavoratori, duecento e piú sono in piena attività in campagna e nei mari con cavalli, colle spalle, colle ascie, con barche p(er) apprestare e trasferire i materiali necessarj a queste opere. Oltre a tutto questo tutti i cittadini costantemente assistono meco e coll’opera e φ.4 colla voce e col consiglio e coll’incorraggimento i la/voratori campestri. Oltre a ciò giorno e notte sono sempre in moto p(er) corrispondere prontamente alle ricerche russe e mie. Come dopo tutti questi testimonj di patriottismo e di forza a questa gente si attribuirà il carattere che vuoisi ad essi attribuire di incivismo, di nuIllità ?

2. Εν τέλει του εγγράφου παραπομπή 8ιά της αυτής χειρός δι’ ης και η σημείωσις της παραλαβής: Che di piú si può esigere da uno paese spossato dai passati inutili travagli?

Racconterò fatti, offrirò testimonj e chiuderò cosi questo articolo che riguarda i Leucadiensi, pregando l’Ecc(ellentissi)mo Senato di farli valere, onde trionfi la giustizia, se mai è possibile.

Due notti da che io mi sono qui furono notti di generale allarme. Nella prima io mi sono trovato in città, nelle seconda io era in campagna.

Nella prima, dati da S.E. il G(e)n(era)le Stether i segnati, tutti indistintamente gli abitanti della città bene armati si recarono nella piazza dimandando a me e quindi pel mio mezzo a S.E. il Generale quali si erano gli appostamenti ai quali essi destinavansi. Destinòli il Generale, occuparono i loro posti, cessata l’occasione si ritirarono.

Nella seconda un falso segnale fa credere che il nemico si muova contro di noi. Tutti sono occupati dai travaglj nelle fortificazioni. I russi i primi prendono le armi, i nostri egualmente, le cinquantine della truppa civica prendono le loro armi e due distintamente corrono a gran φ.4v passo/verso il mare. Presente io a questo interressante spettacolo suppongo che quelle che si affrettano di raggiungere il mare si diano alla fuga. Cessa il sospetto, ogn’uno torna al travaglio, e trovandomi io verso il forte "Alessandro" veggo che le due cinquantine sopraddette escono dal suddetto forte. Dimando quali sono, riconosco che sono quelle stesse che io supponeva poco prima da essersi date alla fuga. Le avvicino, le riconosco, parlo coi capi e coi legionarj, rilevo che con purità a fervore di sentimento supponendo vero il pericolo si gettarono con determinazione nel servigio il piú importante, cioè alla difesa del forte "Allessandro" senza che nessuno lo avesse ad essi ordinato. Testimonj di questo fatto il sig(no)r Michaud, il sig(no)r Co. Orio, il sig(no)r Cap(ita)n Pieri, il cav(alie)r Zino e molti altri sig(no)ri, tutti presenti, come io ne sono stato.

Tre cinquantine sotto la guida del Capo Attanasio Schiada da Carietti si sono presentate a S.E. il sig(no)r Generale Stether dimandando il permesso di andarsene sole senza l’aiuto fi nessuno che siasi ad attaccare la fortificazione nemica intitolata "S(a)n Giorgio Exo„. S.E. me le ha mandate p(er) riconoscere da vicino ed in tutta la sua estesa il loro proponimento. Ho lungamente dialogato con questi bravi uomimi e trovo che ogn’uno di essi è ben determinato di abbandonarsi ad una φ.5 tale intrapresa. Si/siamo convenuti con l’E.S. di confermare quei bravi nei loro generosi sentimenti e di promettere ai medesimi che a tempo e luogo saranno i primi ad essere adoperati. Parmi che da questa narrazione fedele ed abbastanza documentata l’Ecc(ellentissi)mo Senato possa trarre argomenti ben chiari per rispondere con energia e verità alla nota di S.E. il s(igno)r Ministro Plenipotenz(iari)o di Russia, la quale direttamente attaca l’onore ed il patriottismo degli abitanti di S. Maura e di quelli eziandio di tutto lo Stato.

1Se poi, giudicando di questi buoni nostri concittadini, non si volesse usare nessuna indulgenza, poiché dalla loro opera e dalla loro mano non puòsi ottenere tutto quel servigio che da nessuna che siasi popolazione si è giammai ottenuto, da nessuna dispotica autorità, poiché il dispotismo stesso à i suoi confini e contro le leggi imposte della natura esso stesso non puòsi fare incontro, io non ho argomenti p(er) tutelare l’innocenza e le rette intenzioni di questo popolo ed io stesso non posso che piangendo sul suo mal destino implorare da VV. EE. il mio richiamo, onde togliermi dalla penosa situazione di vedere tanti sforzi e tanti estraordinarj sagrifizi, fatti forse a perdita e danno del nazionale decoro./

φ.5v Non sessanta itacensi, come io avevo chiesto, ma cento a spese particolari di quella Comunità travagliano da tre giorni nelle fortificazioni di S. Maura: sono essi sopravvegliati e diretti nel lavoro dai n(o)b(i)li S. S(igno)ri Gerasimo Draculi, ex Senatore, dal nob. S(igno)r Nicolò Vretò, ex Legislatore, dal nob. S(igno)r Marco Zavò e dal nob. S(igno)r Foca Paisi. Questi sig(no)ri abbandanando la loro casa, i comodi della vita, passano le notti intiere soprastando ai lavori e vi contribuiscono eziandio con volontarie offerte di denaro, pagando in parte i lavoratori. Continueranno p(er) dieci e dodici giorni e quando l’uopo lo esiga ed io insista, si tratterranno ancora piú lungamente. Questo patriottico omaggio va a renderlo Gefalonia e Zante ed io aspetto di giorno in girorno quei lavoratori sotto guide parimente autorevoli. Dai riscontri avuti trecento ne spedirà a sue particolari spese il Zante ed altrettanti Cefalonia.

Devo rendere giustizia allo zelo manifestato in questa circostanza dai sig(no)ri Pritani, ma piú particolarm(en)te merita estesa lode il Pritano di Itaca anco p(er) li tanti altri estraordinarj soccorsi prestati in lavori di S(ant)a Maura. Quattro mila e piú pali esso mi ha spedito fin’ora e colla sola spesa tenuissima dei trasporti. Esso recòsi in persona nei boschi e nelle montagne di Itaca seguito da molti cittadini e villani p(er) fare il taglio.

φ.6 Spero che VV. EE. gradiranno questa relazione e che /vorranno con apposito decreto dichiarare la benemerenza dei buoni e bravi itacensi, del loro Pritano e dei quattro promotori di questa bell’opera Gerasimo Draculi, Nicolò Vretò, Marco Zavò e Foca Paisi. Potrebbesi inoltre promettere all’isola d’Itaca ed a questi benemeriti cittadini delle distin-

1. Εν τέλει του εγγράφου ταυτάριθμος παραπομπή: Se poi giudicando di questi buoni nostri concittadini non si volesse usare nessuna indulgenza, poiché dalla loro opera non puòsi ottenere tutto quel servigio che da nessuna altra popolazione ineducata ed inesperta nell' arte della guerra si è mai preteso, io non ho argomento per tutelare l’innocenza e le rette intenzioni di questo popolo ed io stesso non posso che piangere nel suo mal destino.

zioni permanenti da essere deliberate e conferite, quando migliori circostanze lo permetteranno. Quando VV. EE. accolgano questa rispettosa osservazione io spero che vorranno decorarne le misure relative con tutte le possibili forme p(er) ora scritte, e questo basta.

Diràsi ancora che gli abitanti delle Sette Isole non sentono patriottismo ? E che quelli di S. Maura sono nemici di se stessi e del decoro nazionale ? Si dica, ma una eterna giustizia smentirà sempre la calunnia, la quale è troppo rea è troppo pertinace nel minacciare la libertà, l’onore dei sette popoli.

Tanto movimento generale era troppo necessario e p(er) innalzare il coraggio e le risorse tutte del popolo di S. Maura e p(er) rendere verificabile il proposto piano di fortificazioni. Su questo si travaglia costantemente, io stesso non manco dall’assistere ogni notte ai lavori. Per prendere qualche ora di riposo ho fatto mettere le mie tende in qualche distanza dalle nuove fortificazioni, ma il cannone nemico le colpisce e fin’ora ebbimo due palle senza nessun danno. Come il travaglio progredirà farò mutare piazza al campo, ma/in questo uopo è restare sul luogo p(er) non inorgoglire i barbari che propongono di molestarci.

Da quanto ho riferito VV. EE. potranno conoscere lo stato attuale delle mie operazioni. Spero che nel finire di questo mese tutto il trincieramento sarà levato e che fino ai quindici del venturo l’opera tutta sarà finita.

Non mi è facile il dire quanti sieno i movimenti continui ai quali soggiace p(er) impulso mio tutta questa popolazione durante il giorno e la notte, senza esentare nessuno che siasi dal travaglio e dalle continue spedizioni in campagna e fuori, onde ottenere il compinento di un’opera cotanto grande nel piú breve spazio di tempo possibile e col minor possibile dispendio della finanza.

Se io sono scoraggito dalle doglianze di S.E. il sig(on)r Ministro Plenip(otenziari)o, come posso inspirare fermezza nel travaglio e generosità nei sagrifizj a questo popolo ?

Mi basta intanto la continuazione della pubblica grazia.

Il Comm. Estraord. C(ont)e CAPODISTRIA

φ.1 Άνω διά χειρός του παραλαβόντος: Recep. li 22 giugno 1807 s.v. Il Segre(tari)o di Stato S. Banaglia.