Αρχείον Ιωάννου Καποδίστρια, τ. Γ΄

opera una grande solidità... Credo che essa la avrà... Se avrò un esemplare della capitolazione del 3 Luglio, l’ includerò. Suppongo che è da Parigi, dove le scriverò dopo la presente... Mi affretto non di meno di darle una s(econ)da buona, buonnissima nuova... Una delle più grandi difficoltà, quella che rendeva ancora indecisa la sorte nostra, è stata levata... La Corte Brittanica, sembra uniformarsi a quella di Russia sulle maniere di consolidare l’ esistenza politica e la tranquillità delle Isole nostre. Le notizie che abbiamo ricevuto avanti jeri da Londra portano questo risultato... Spero quindi che n(on) avrò perduto l’ oglio, ed l’ opera. E che fra breve l’ affare nostro sarà regolato alla piena, pienissima soddisfazione nostra. Saremo noi stessi... Conserverem(m)o un nome, un carattere esterno, le nostre leggi, il nostro governo, sotto l’ alta e potente Prottezione Brittanica, e colle più alti e più potenti garantie1. Tutto questo è in mente et in petto. Sarà reale e infallibile quando sarà in iscritto in buona e dovuta forma, e quando tutti gli aventi diritto e voce, apporanno il loro formale assentimento. Bisogna quindi avere pacienza, e non dire quattro, che quando sono in sacco. Non è dunque necessario che io raccomandi qui misura e silenzio, e pacienza.

Le ho scritto da Vaissemburgo, accompagnandole per la via di Gianina 500 zecchini. E diedi alcuni dispozioni che hanno rapporto a questo invio. La mia salute è ottima... E sarò pienamente felice, quando potrò dirsi di avere in queste circostanze adempieti, per quanto era in mio potere, i doveri saeri di cittadino e di figlio. Baccio le mani ai genitori. Imploro sempre la benedizione dello sacromonaco nostro, e quella del Cielo. Abbraccio f(rate)llj, e sorelle, cognati, e nipoti. Non scrivo a Viaro, non avendomi assolutamente tempo.

Il figlio Giovanni

Αρ. 035

Λινύ, 26 Ιουνίου / 8 Ιουλίου 1815

Έγραψα υμίν επ’ εσχάτως εκ Βεσεμβούργου. Και εκείνη, όπως και η παρούσα επιστολή παρεδόθη εις τον τραπεζίτην Σταύρον Ιωάννου. Ο πόλεμος ετελείωσεν. Η τελευταία μάχη εδόθη υπό του Στρατάρχου Μπλύχερ εις τας πύλας των Παρισίων. Η πρωτεύουσα κατελήφθη... Ο Βασιλεύς πρόκειται να καταλάβη τον θρόνον του. Ο Βοναπάρτης διέφυγεν και πιστεύεται

1. σπάνιος τύπος, αντί garanzia.

ότι θέλει να καταφύγη εις την Αμερικήν... Αι ημέτεραι στρατιαί συνεχίζουν τας κινήσεις των. Πρόκειται να δοθή εις το έργον τούτο μία μεγάλη σταθερότης... Πιστεύω ότι θα την λάβη... Εάν εύρω ένα αντίτυπον της συμφωνίας της 3ης Ιουλίου θα το εσωκλείσω. Υποθέτω ότι εκ Παρισίων θα σας γράψω την επομένην επιστολήν... Επείγομαι ουχ ήττον διά να αναγγείλω υμίν μίαν δευτέραν καλήν, καλλίστην είδησιν... Μία εκ των μεγαλυτέρων δυσκολιών, εκείνη ήτις καθίστα πλέον αναποφάσιστον την τύχην ημών ήρθη. Η Βρεταννική Αυλή, φαίνεται να συμφωνή προς εκείνην της Ρωσίας διά τον τρόπον, δι’ ου θα σταθεροποιηθή η πολιτική ύπαρξις και η ηρεμία των Ιονίων νήσων. Αι ειδήσεις, τας οποίας ελάβομεν προχθές εκ Λονδίνου οδηγούν εις το αποτέλεσμα τούτο... Ελπίζω όθεν, ότι δεν έχω χάσει το έλαιον και το έργον. Και ότι εντός βραχέος χρονικού διαστήματος η υπόθεσις ημών θα διακανονισθή προς πλήρη, πληρεστάτην ικανοποίησιν ημών. Θα είμεθα ημείς οι ίδιοι... Θα διατηρήσωμεν ένα όνομα, ένα εξωτερικόν χαρακτήρα, τους νόμους ημών, την διοίκησιν ημών υπό την υψηλήν και ισχυράν Βρεταννικήν Προστασίαν και μετά των πλέον υψηλών και ισχυρών εγγυήσεων. Πάντα ταύτα, τα ευρισκόμενα εν τω νω και εν τη καρδία θα πραγματοποιηθώσιν και θα καταστώσιν αλάνθαστα όταν θα διατυπωθώσιν γραπτώς υπό την καλήν και οφειλομένην μορφήν και όταν πάντες οι έχοντες δικαίωμα και φωνήν θα επιθέσουν την τυπικήν αυτών συναίνεσιν. Οφείλομεν όθεν, να έχωμεν υπομονήν και να μη λέγωμεν τέσσαρα, παρά μόνον όταν αυτά ευρίσκονται εντός του σάκκου. Δεν είναι όθεν, αναγκαίον να συστήσω εγώ τώρα μετριοπάθειαν και σιωπήν και υπομονήν.

Έγραψα προς υμάς εκ Βεσεμβούργου, συνοδεύουν την επιστολήν διά 500 τζεκινίων. Και υπέδειξα διάθεσίν τινα, σχέσιν έχουσαν προς την (χρηματικήν) αποστολήν ταύτην. Η υγεία μου είναι εξαιρετική. Και θα είμαι ευτυχέστερος, όταν θα δυνηθώ να ανακοινώσω ότι υπό τας παρούσας περιστάσεις εξετέλεσα, εν όσιο μου ήτο δυνατόν, τας ιεράς υποχρεώσεις του πολίτου και του υιού. Ασπάζομαι τας χείρας των γονέων. Επικαλούμαι πάντοτε την ευλογίαν του ιερομονάχου ημών και εκείνην του Θεού. Εναγκαλίζομαι αδελφούς και αδελφάς, ανδραδέλφους και ανεψιούς. Δεν γράφω προς τον Βιάρον, μη διαθέτων, κυριολεκτικώς. χρόνον.

Ο υιός Ιωάννης

112

No 036

Parigi, li 22 Luglio / 3 Agosto 1815

Le due di Lei lettere 065, 066 mi sono qui arrivate. Esse mi annunciano il ricevimento delle mie dei numeri 029, 030, 031... Spero a quest’ ora le posteriori arrivate, e con esse le dispozioni relative al soccorso che sono in grado di offrire in quest’ anno alla famiglia. Se di più avessi potuto lo avrei fatto di buon cuore. Ho dato quindi ordine che Le siano rimessi 500 zecchini di Ollanda. Se di più potrò in seguito e alla fine della campagna lo farò. Ella può esserne certo... Eccoci alla fine per la s(econ)da volta in Parigi... La guerra non è stata lunga, ma nella sua brevità fu essa sanguinosissima e meravigliosa, per le conseguenze di due battaglie. La prima del 16, e l’ ultima del 18 Giugno. Bonaparte si è da se stesso collocato alla disposizione dell’ Inghilterra, e quindi degli Alleati... Oramai si prenderanno misure assai rigorose, affincchè n(on) vi sieno recidive. L’ armata fece la sua sommissione. Tutto rientra nell’ ordine. Il Be, e la famiglia Beale sono a Parigi... Essa è opera degna della magnanimità, e della grandezza degli Alleati, di assicurare alla Francia, ed alla Europa lunghi anni di riposo, e di pace... Ciò di che si occupano assiduamente i Cabineti1 riuniti a Parigi... E ciò che ci fa alquanto travagliare per quello che ci riguarda. Le negociazioni finite ed assicurate qui credo che ognuno rientrarà... Ed è in questa ipotesi, che mi resta sapere cosa io diverrò. Sarà quello che piacerà alla Providenza... Spero però in questo fratempo di dar la mano affincchè finiscano lodevolmente gli affari delle Isole nostre. Oggi ancora, me ne sono occupato, e non senza frutto... Un poco di pacienza... Mi fa piacere di sapere che Viaro sulle lettere scrittegli da Vienna a mutato risoluzione... Gli scrivo oggi pure. E profitto a dargli il consiglio di non prendere nessuna risoluzione che sulle indicazioni che sarò per dargli fra breve. Qui sono ancora circondato dai nostri compatrioti, Ajovlasittj, Mastraca, Bulgari, Sergens, Dondj Roy, ed altri ed altre. Se potrò essere a tutti di qualche utilità lo farò, e lo fò ben volentieri. Ho qualche influenza presso il nuovo Ministro del Be, e spero di ottenere quello che la giustizia può rendere compatibile coi desiderj dei diversi postulanti Settinsulari.

Nane Polillà sta bene. Ho avuto ultimamente sue nuove. Il suo maestro pare assai soddisfate dell’ assiduità, e dello zelo che il giovane dimostra. Non dubito punto della sua ottima riuscita. La spesa è forte...

1. συχνή χρήση, αντί gabinetto

φ.1v Ma bisogna che i suoi / genitori si decidano a sopportarla... Ne saranno lungamente ricompensati.

La mia salute malgrado le fatiche di lunghe marcie è assai buona· Sono sempre colmato di grazie dalla benevolenza dell’ Imperatore. Sono allogiato nello stesso suo Palazzo... quello che alcuni giorni fa prima del nostro arrivo qui occupava Bonaparte al’ E1isei Bourbon2. Cosa singolarissima e degna di far meditare lungamente. Truppe Inglesi, Austriache, Prussiane, Busse, Olandesi, Germaniche, che fanno la guardia alla città di Parigi. Un governatore militare che ne custodisce l’ ordine... Gran lezione, e grandissima morale... se gl’ uomini voranno una volta essere ragionevoli. Il Generale Donzelot del quale ella mi parla n(on) è qui... Mene sono informato subito dopo il mio arrivo. Se vorrà adoperarmi cercherò di dargli delle testimonianze della nostra cordiale riconoscenza... Vignerenn, Leseps, ed altri sono venuti a vedermi. Couservo la più grata memoria delle passate relazioni. E la mutata posizione non può, nè deve modificare i sentimenti ed i rapporti.

Mi dispiace che ella n(on) mi abbia scritto a tempo del papà Cassimati... Non è mia colpa se n(on) è stato compreso nei ricordi... Riparerò, ma quando l’ occasione potrà permetterlo... Saluto ed abbracio f(rate)llj, e sorelle, e cognati, e nipoti. Imploro la benedizione del Cielo, quella dei genitori, e dello sacromonaco nostro.

Il figlio Giovanni

I miei omaggi rispettosi al sig(no)r Cavalier Lefcockilo, al s(igno)r Benedetto Pieri, ed a quanti mi onorano della loro graziosa ricordanza.

Αρ. 036

Παρίσιοι, 22 Ιουλίου / 3 Αυγούστου 1815

Aι δύο υπ’ αριθ. 065, 066 επιστολαί υμών μοι επεδόθησαν ενταύθα. Αυταί μοι αναγγέλλουν την λήψιν των ιδικών μου υπ’ αριθ. 029, 030, 031... Ελπίζω ότι κατ’ αυτήν την ώραν θα έχωσιν αφιχθή υμίν και αι μεταγενέστεραι και μετ’ αυτών αι εντολαί, αι σχετικαί προς το βοήθημα, το οποίον είμαι εις θέσιν να προσφέρω κατ’ αυτόν τον χρόνον προς την οικογένειαν. Εάν ηδυνάμην να προσφέρω περισσότερα θα έπραττον τούτο μετ’ ευχαριστήσεως. Έδωσα λοιπόν εντολήν ίνα αποσταλώσιν υμίν 500 τζεκίνια Ολλανδίας. Εάν θα δυνηθώ εν συνεχεία να αποστείλω περισσότερα, κατά το τέλος της παρούσης εκστρατείας, θα πράξω τούτο. Υμείς δύνασθε να

2. πιθανή ανάγνωση

είσθε βέβαιος... Ιδού λοιπόν εγώ διά δευτέραν φοράν εις Παρισίους... Ο πόλεμος δεν υπήρξεν μακροχρόνιος, αλλ’ όμως εν τη βραχύτητι αυτού υπήρξεν αιματηρότατος και τα μάλα θαυμάσιος διά τας εκ των δύο μαχών αυτού επιπτώσεις. Η πρώτη μάχη ήτο της 16ης και η τελευταία της 18ης Ιουνίου.

Ο Βοναπάρτης έθεσεν εαυτόν εις την διάθεσιν της Αγγλίας, τουτέστιν των Συμμάχων... Ήδη θα ληφθώσιν μέτρα αρκούντως αυστηρά διά να μην υπάρξουν υποτροπαί. Το στράτευμά του υπετάγη. Τα πάντα επανέρχονται εις τάξιν. Ο Βασιλεύς και η Βασιλική οικογένεια ευρίσκονται εις Παρισίους... Τούτο αποτελεί έργον αντάξιον της μεγαθυμίας και της δυνάμεως των Συμμάχων, διά να εξασφαλίσουν εις την Γαλλίαν και εις την Ευρώπην μακρά έτη αναπαύσεως και ειρήνης.. Περί τούτου ενασχολούνται επιμελώς αι εν Παρισίοις συγκεντρωθείσαι κυβερνήσεις... Τούτο δε υποβάλλει ημίν να εργαζώμεθα δι’ εκείνο, όπερ θα θελήση η Θεία Πρόνοια... Ελπίζω όμως ότι εν τω μεταξύ εγώ θα συμβάλω ώστε να τελειώσουν μετ’ επαίνων αι υποθέσεις των Νήσων. Σήμερον πάλιν ησχολήθην περί τούτου και μετ’ αποτελέσματος... Ολίγη υπομονή... Ευχαριστούμαι μανθάνων ότι ο Βιάρος, επί τη βάσει των επιστολών, τας οποίας εκ Βιέννης έγραψα, ήλλαξεν απόφασιν... Γράφω προς αυτόν ωσαύτως σήμερον. Και επωφελούμαι ίνα παράσχω αυτώ την συμβουλήν όπως μη λάβη ουδεμίαν απόφασιν παρά μόνον επί τη βάσει των υποδείξεων, άτινας συντόμως θα παράσχω αυτώ. Εδώ ευρίσκομαι πάλιν περικυκλωμένος υπό των συμπατριωτών ημών: του Αγιοβλασσίτη, Μάστρακα, Sergens, Βούλγαρη, Ντόντη Ρόη και από άλλους και άλλας. Εάν δυνηθώ θα παράσχω αυτοίς ωφέλειάν τινα θα πράξω τούτο και μάλιστα ευχαρίστως. Έχω επιρροήν τινά επί του νέου Υπουργού του Βασιλέως και ελπίζω να επιτύχω εκείνο, όπερ η δικαιοσύνη είναι δυνατόν να καταστήση συμβιβάσιμον προς τας επιθυμίας των διαφόρων Επτανησίων αιτούντων.

Ο Νάνε Πολυλάς είναι καλά. Έλαβον επ’ εσχάτως ειδήσεις αυτού. Ο διδάσκαλός του φαίνεται αρκούντως ικανοποιημένος διά την επιμέλειάν του και διά τον ζήλον, τον οποίον ο νέος επιδεικνύει. Δεν αμφιβάλλω όθεν περί της αρίστης επιτυχίας του. Τα έξοδα είναι πολλά. Όμως οφείλουν και φ.1v οι γονείς αυτού / να αποφασίσωσιν όπως υποβληθώσιν εις αυτά... Θα ανταμειφθώσιν πολλαπλασίως.

Η υγεία μου, παρά τους κόπους των μακρών πορειών, είναι αρκούντως ικανοποιητική. Περιβάλλομαι πάντοτε υπό της χάριτος της ευμενείας του Αυτοκράτορος. Διαμένω εις το Ανάκτορον Αυτού... εκείνο, όπερ, ολίγας ημέρας πριν την ιδικήν μας άφιξιν, κατελάμβανεν ο Βοναπάρτης, εις τα Ηλύσια των Βουρβώνων. Πράγμα μοναδικώτατον και άξιον μακράς σκέψεως. Αγγλικά στρατεύματα, Αυστριακά, Πρωσσικά, Ρωσικά, Ολλανδικά, Γερμανικά αποτελούν την φρουράν της πόλεως των Παρισίων. Είς στρατιωτικός διοικητής τηρεί την τάξιν... Μέγα μάθημα και μέγιστον ηθικόν δίδαγμα...

εάν οι άνθρωποι θελήσουν μίαν φοράν να είναι λογικοί. Ο Στρατηγός Donzelot, περί του οποίου υμείς μου ομιλείτε δεν ευρίσκεται εδώ... Επληροφορήθην τούτο αμέσως μετά την άφιξίν μου. Αν θελήση, να μεταχειρισθή εμέ, θα επιχειρήσω εγώ όπως παράσχω αυτώ μαρτυρίας της εγκαρδίου ημών ευγνωμοσύνης... Vignerenn, Λεσέψ και οι άλλοι ήλθαν να με ιδούν. Διατηρώ την πλέον ευχάριστον μνήμην των παρελθουσών σχέσεων. Και η μεταβληθείσα θέσις δεν δύναται ούτε πρέπει να μεταβάλη τα αισθήματα και τας σχέσεις.

Λυπούμαι διότι υμείς δεν μοι γράψατε εγκαίρως περί του παπά Κασιμάτη... Δεν είναι ιδικόν μου σφάλμα εάν ούτος δεν περιελήφθη εις τον κατάλογον των λαβόντων τα αναμνηστικά δώρα... Θα επανορθώσω, όμως όταν ευκαιρία τις θα επιτρέψη τούτο... Χαιρετώ και εναγκαλίζομαι αδελφούς και αδελφάς και ανδραδέλφους και ανεψιούς. Επικαλούμαι την ευλογίαν του Θεού και εκείνην των γονέων και του ιερομονάχου ημών.

Ο υιός Ιωάννης

Τα σεβάσματά μου προς τον Ιππότην κύριον Λευκόκοιλον, προς τον κύριον Βενέδικτον Πιέρην και προς όσους τιμούν εμέ διά της αυτών ευχαρίστου ενθυμήσεως.

113

Senza numero

Parigi, 19 Settemhre/1 Ottobre 1815

Scrivo in mezzo a molta gente, e mi è impossibile di cercare registri, e metter numero a questa lettera. Ho ricevuto le Sue. Stavro mi dice che gli ordini sono dati, e che ella riceverà o avrà ricevuto i 500 zecchini. Autorizzò Naranzi a fine che l’ acquisto delle mobiglie sia fatto a mie spese sulla misura di duecento zecchini. La Marietta so essere in qualche angustia; autorizai Naranzi a far qualche picciola cosa p(er) essa.

Gli affari nostri sono convenuti alla fine qui. Resta che le Corti non presenti vi appongano il loro consentimento. Se sarà favorevole vole alle misure proposte. L’ indipendenza della Republica sarà ristabilita sopra salde ed innamovibili basi, e sotto gli auspicj di una sola prottezione, quella cioè che è la più alta a fare il nostro bene essere, quella dell’ Inghilterra.

Tra pochi giorni sarò in grado di spiegarmi d’ avantagio, e spero con la soddisfazione di tutti.

L’ Imperatore a degnato di nominarmi Suo Secretarlo di Stato e Suo Plenipotenziario per terminare la negociaz(io)ne di Parigi. Questa terminata ho l’ ordine di rendermi senza ritardo a S(anto) Pietroburgo. Là p(er) essere immedia(tament)e sotto gli ordini di S.M. pel dipartimento degli affari esteri. Su di questa nuova situazione le scriverò più a lungo tra breve.

La mia salute è buona. Bacio le mani ai genitori, ed imploro la benedizione del sacromonaco Simeone.

Il fig(lio) Giovanni

Άνευ αριθμού

Παρίσιοι, 19 Σεπτεμβρίου / 1 Οκτωβρίου 1815

Γράφω εν μέσω πολλών ανθρώπων και μου είναι αδύνατον να αναζητήσω κατάστιχα και να θέσω αριθμόν εις την επιστολήν αυτήν. Έλαβον τας επιστολάς υμών. Ο Σταύρος Ιωάννου μοι αναγγέλει ότι εδόθησαν αι εντολαί και ότι υμείς θα λάβητε η θα έχητε λάβει τα 500 τζεκίνια. Εξουσιοδότησα τον Ναράντζην επί τω σκοπώ όπως η αγορά των επίπλων, πραγματοποιηθώ δι’ εξόδοις μου έναντι του ποσού των διακοσίων τζεκινίων. Η Μαριέττα γνωρίζω ότι ευρίσκεται έν τινι δυσχερεία· εξουσιοδότησα τον Ναράντζην διά να κάμη κάτι δι’ αυτήν.

Αι υποθέσεις ημών επί τέλους συνεφωνήθησαν εδώ. Υπολείπεται όπως αι μη παρούσαι Αυλαί επιθέσουν την συναίνεσιν αυτών εφ’ όσον θα είναι σύμφωνος προς τα προταθέντα μέτρα. Η ανεξαρτησία της Δημοκρατίας θα αποκατασταθή επί νέων στερεών και αμετακινήτων βάσεων και υπό την προστασίαν μιας μόνον Προστάτιδος, εκείνης δηλαδή, ήτις είναι η πλέον ισχυρά διά να συμβάλη εις την ευτυχίαν ημών, της Αγγλίας.

Εντός ολίγων ημερών θα είμαι εις θέσιν να εξηγηθώ περαιτέρω και ελπίζω προς ικανοποίησιν πάντων.

Ο Αυτοκράτωρ ηυδόκησεν όπως ονομάση εμέ Υπουργόν Του επί των Εξωτερικών και Πληρεξούσιόν Του διά να περατώσω τας διαπραγματεύσεις των Παρισίων. Περατωθείσης της αποστολής ταύτης έχω την εντολήν όπως μεταβώ άνευ καθυστερήσεως εις την Αγίαν Πετρούπολιν, διά να τεθώ εκεί υπό τας αμέσους διαταγάς της Α.Μ. διά τας εξωτερικάς υποθέσεις. Περί της νέας αυτής καταστάσεως θα σας γράψω συντόμως εκτενέστερον.

Η υγεία μου είναι καλή. Ασπάζομαι τας χείρας των γονέων και επικαλούμαι την ευλογίαν του ιερομονάχου Συμεώνος.

Ο υιός Ιωάννης

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Senza numero

Parigi, li 15/17 Ottobre 1815

Non ho alla mano il registro dei numeri della nostra corrispondenza Scrivo perciò senza numero. La convenzione che riguarda le Isole nostre è sul punto di essere segnata. Ella la riceverà non di meno da Conte Mocenigo colla presente, se tuttavolta avrà esso un’ occasione sicura. Possono ancora essere fatte su di questo atto alcune legeri mutazioni, ma non attacheranno la sostanza. Lo accompagno della lettera particolare che scrissi a Mylord Castelereagh all’ occasione che ne trasmise qui il progetto. Esso la a desiderata per avere la sicurezza che mi adopererò efficaccem(ent)e verso i miei concittadini, onde le cose sieno regolate d’ un commune accordo, e pel vantaggio delle Isole. Non mi sono rifiutato nè mi rifiuterò mai di cooperare con tutto lo zelo pel bene della Patria... Quando la convenzione sarà rattificata, allora è mia intenzione di travagliare con questi due Plenipotenziarj Brittanici, a fine di convenire qui sulle basi del nuovo ordine che dovrà stabilirsi da noi. La convenzione porta in sostanza le stesse condizioni, que di fatto erano in rigore sotto la Prottezione Russa. E l’ idea di concentrare tutta l’ influenza protetrice nell’ intenzione ili una sola potenza, mi sembra tanto giusta, quanto salutare p(er) noi. L’ esperienza deve averci dimostrato, che la nostra esistenza politica affidata alle nostre sole cure, et appogiata ai nostri soli mezzi, sarebbe stata una illusione, fatale al nostro riposo, e forse alla nostra stessa esistenza. Due supposizioni molto lontane dal fatto e dalla possibilità morale, potrebbero rendere probabile la creazione di un governo libero, e la sua esistenza tra noi, appogiata solo a una transazione politica, ed ai nostri soli mezzi. Capacità e moralità Insulare. Eguaglianza di interesse politico nelle grandi potenze di favorire l’ una e l’ altra. Mi dispenso di provare quanto queste due ipotesi sieno contrari alla realità... Partendo da questa convinzione scritta a caratteri indelebili nella mia coscienza, ho soste-

nuto sempre che l’ interesse nostro a quello delle Potenze Europee, non si sarebbe conciliato, che creando di noi un piciolo stato libero, e indipendente, sotto la prottezione di una sola grande Potenza... La Gran Brettagna sola poteva nel sistema attuale del mondo politico, accordarci utilmente questa prottezione. Besta che i nostri abbino il buon seno di penetrarsi di queste verità, e di voler essere felici. E lo saranno.

Non mi difendo in più lunghi dettagli. Il tempo mi manca. Lo farò però quando si tratterà di spedire alle Isole quest’ atto; e quando potrò φ.1v aggiungere molti / dettagli, che faranno conoscere quanto difficile sia stata di conservare alle Isole quella esistenza che n(on) fu accordata nò a Genova, nè a Ragusa, nè a Venezia, nè a molti altri paesi. Che i nostri adorino e benedicano il nome Augusto dell’ Imperatore. S.M. loro a promesso di n(on) riporre la spada senza assicurar loro una esistenza politica, e lo fece lasciando con liberalità senza esempio, questo vantaggio, e questa gloria ad una Potenza che può farlo, e che p(er) le sue instituzioni, adempierà una si bella intrapresa con lealtà. La prego d1 communicare questi ceni confidentiallemente alle persone che possono meritare la di lei confidenza. Tra breve tutti sapranno tutto... Ma pel momento n(on) gira parlarne, e molto meno farne parlare per di Lei impulsione. Mylord Castelereagh, et il Duca di Wellington, coi quali ho terminato io solo questo affare, mi hanno colmato e mi colmano di bontà... Ne profiterò per constituirli ambedue gli avvocati dei nostri interessi... Saranno affidati ad esperti e potenti mani.

Parliamo d’altro. Stavro di Giovani deve averle rimesso a quest’ ora i 500 zecchini. Ho autorizzato Naranzi di pagare le mobiglie che Viaro gli aveva ordinato. Per quest’ anno n(on) potrò fare d’ avvantaggio, dovendo fornire ancora al trattamento di Nane Polillà. Prima di passare a Pietroburgo cercerò di andare a Vienna p(er) alcuni giorni a fine di regolare definitivamente ciò che riguarda Nane, e molti altri dettagli ecconomici. Se Stavro di Giovanni n(on) fosse cosi galantuomo, ed amico come egli è, potrei d’ un instante all’altro trovarmi sulla paglia. Mi è impossibile di avere testa e tempo di regolare in giornata gli affari ecconomici. Ma fin’ ora o trovato sempre qualche onest’ uomo, che si è incaricato delle cose mie.

Saluti a tutti quanti. Abbraccio f(rate)llj e sorelle. Dimando le benedizioni dei genitori, e dello sacromonaco.

Il figlio Giovanni

Άνευ αριθμού

Παρίσιοι, 15/27 Οκτωβρίου 1815

Δεν έχω ανά χείρας το κατάστιχον των αριθμών της αλληλογραφίας. Διά τούτο γράφω την επιστολήν άνευ αριθμού. Η συνθήκη, ήτις αφορά εις τας Νήσους ευρίσκεται εις το σημείον της υπογραφής. Υμείς ουχ ήττον θα λάβητε αυτήν μετά της παρούσης, διά του Κόμητος Μοτσενίγου, εάν βεβαίως ούτος επιτύχη μίαν ασφαλή ευκαιρίαν. Είναι δυνατόν να γίνουν επί της πράξεως ταύτης μικραί τινες τροποποιήσεις, αι οποίαι όμως δεν θα θίξουν την ουσίαν. Συνοδεύω την πράξιν αυτήν μετ’ εμπιστευτικής επιστολής, την οποίαν έγραψα προς τον Μυλόρδον Κάστλερη επί τη ευκαιρία της αποστολής του σχεδίου τούτου. Ούτος επεζήτησε τούτο διά να έχη την βεβαιότητα ότι θα ενεργήσω αποτελεσματικώς προς όφελος των συμπατριωτών μου, ίνα αι υποθέσεις διακονισθώσιν διά τινος κοινής συμφωνίας και προς το συμφέρον των Νήσων. Δεν ηρνήθην ούτε θα αρνηθώ ποτέ όπως συνεργασθώ μεθ’ όλου του ζήλου μου διά το καλόν της Πατρίδος... Όταν η συνθήκη θα έχη επικυρωθή, τότε πρόθεσίς μου είναι όπως συνεργασθώ μετά των δύο αυτών Βρεταννών Πληρεξουσίων επί τω σκοπώ όπως συμφωνήσωμεν ενταύθα τας βάσεις της νέας πολιτικής τάξεως, ήτις οφείλει να εγκαθιδρυθή παρ’ ημίν. Η συνθήκη περιλαμβάνει κατ’ ουσίαν τους αυτούς όρους, οίτινες τω όντι ήσαν εν ισχύϊ υπό την Προστασίαν της Ρωσίας. Η ιδέα δε όπως συγκεντρωθή πάσα η προστατευτική επιρροή εν τη βουλήσει μιας μόνον Δυνάμεως, μου φαίνεται τόσον δικαία, όσον και υγιής δι’ ημάς. Η εμπειρία οφείλει να αποδείξη, εάν η πολιτική ημών ύπαρξις, εμπιστευθείσα μόνον εις τας ιδικάς μας φροντίδας και στηριζομένη μόνον επί των ιδικών μας δυνατοτήτων, θα ήτο μία αυταπάτη, μοιραία διά την ησυχίαν ημών και πιθανώς δι’ αυτήν την ύπαρξιν ημών. Δύο υποθέσεις πολύ μακράν ευρισκόμεναι και εκ της πραγματικότητος και εκ των ηθικών δυνατοτήτων, θα ηδύναντο όπως καταστήσουν πιθανήν την δημιουργίαν μιας ελευθέρας κυβερνήσεως και την ύπαρξιν αυτής παρ’ ημίν, στηριζομένης μόνον εφ’ ενός πολιτικού συμβιβασμού και επί των ιδικών μας μόνον δυνατοτήτων. Iκανότης και ηθικότης των κατοίκων των Νήσων. Ισότης πολιτικού ενδιαφέροντος εν ταις μεγάλαις δυνάμεσιν ώστε να ευνοήσουν η μία την άλλην. Όμως αποφεύγω να αποδείξω οπόσον αυταί αι υποθέσεις είναι αντίθετοι προς την πραγματικότητα... Εκκινών εκ της υποθέσεως ταύτης, της γραφείσης δι’ ανεξιτήλων χαρακτήρων εν τη συνειδήσει μου, υπεστήριξα πάντοτε ότι το ιδικόν μας συμφέρον δεν θα ήτο συμβιβάσιμον προς εκείνο των Μεγάλων Δυνάμεων παρά μόνον διά της δημιουργίας ενός μικρού ελευθέρου κράτους και ανεξαρτήτου, υπό την προστασίαν μιας μόνον Μεγάλης Δυνάμεως... Η Μεγάλη Βρεταννία μόνη, ηδύνατο εν τω παρόντι συστήματι του πολιτικού

κόσμου να παράσχη επωφελώς αυτήν την προστασίαν. Υπολείπεται όπως οι ιδικοί μας σχώσιν την ορθήν κρίσιν ώστε να εμβαθύνωσιν εις τας αληθείας αυτάς και να θελήσουν να είναι ευτυχείς. Και θα καταστώσιν ευτυχείς.

Δεν επεκτείνομαι εις περισσοτέρας λεπτομερείας. Ο χρόνος μου λείπει. Θα πράξω τούτο όμως, όταν πρόκειται να αποστείλω εις τας Νήσους την πράξιν φ.1v ταύτην και όταν θα δύναμαι να προσθέσω πολλάς / λεπτομερείας, αίτινες θα καταστήσωσιν γνωστόν οπόσον δύσκολον υπήρξεν να διατηρήσωμεν διά τας Νήσους εκείνην την πολιτικήν ύπαρξιν ήτις δεν παρεχωρήθη ούτε εις την Γένουαν ούτε εις την Ραγούζαν ούτε εις την Βενετίαν ούτε εις πολλά άλλα κράτη. Οι ιδικοί μας ας λατρεύσουν και ας ευλογήσουν το Σεπτόν όνομα του Αυτοκράτορος. Η Α.Μ. υπεσχέθη αυτοίς ότι δεν θα αποθέση το ξίφος άνευ της εξασφαλίσεως δι’ αυτούς μιας πολιτικής υπάρξεως, και έπραξεν τούτο παραχωρών μετ’ ελευθεριότητος, άνευ προηγουμένου παραδείγματος, το πλεονέκτημα και την δόξαν ταύτην εις μίαν Δύναμιν, ήτις δύναται να πράξη τούτο, και ήτις διά των θεσμών αυτής θα εκτελέση ένα τόσον ωραίον εγχείρημα μετ’ ειλικρινείας. Παρακαλώ υμάς, όπως ανακοινώσητε τας παρατηρήσεις αυτάς εμπιστευτικώς εις τα πρόσωπα, άτινα δύνανται να αξίζουν της εμπιστοσύνης υμών. Συντόμως πάντες θα γνωρίζουν τα πάντα... Επί του παρόντος όμως δεν ωφελεί να ομιλήσωμεν, και ολιγώτερον να συντελέσητε υμείς ώστε να ομιλήσουν άλλοι. Ο Μυλόρδος Κάστλερεη και ο Δουξ του Ουέλλιγκτον, μετά των οποίων εγώ επεράτωσα την υπόθεσιν αυτήν, με περιέβαλλον και με περιβάλλουν μετ’ ευμενείας... Θα επωφεληθώ διά να καταστήσω αμφοτέρους συνηγόρους των ιδικών μας συμφερόντων... Θα είναι αυτά εμπιστευμένα εις εμπείρους και ισχυράς χείρας.

Ας ομιλήσωμεν και δι’ άλλα. Ο Σταύρος Ιωάννου οφείλει να έχη αποστείλη κατ’ αυτήν την στιγμήν τα 500 τζεκίνια. Εξουσιοδότησα τον Ναράντζην ίνα εξοφλήση τα έπιπλα, άτινα ο Βιάρος παρήγγειλεν. Διά το τρέχον έτος δεν δύναμαι να πράξω περισσότερα, οφείλων να συνεισφέρω επί πλέον διά την συντήρησιν του Νάνε Πολυλά. Προτού να επανέλθω εις την Πετρούπολιν θα επιδιώξω να μεταβώ εις την Βιέννην διά μερικάς ημέρας επί τω σκοπώ όπως διευθετήσω οριστικώς ό,τι αφορά εις τον Νάνε και πολλάς άλλας οικονομικάς λεπτομερείας. Εάν ο Σταύρος Ιωάννου δεν ήτο τόσον ευγενής και τοιούτος φίλος ως είναι, ήτο δυνατόν από της μιας στιγμής εις την άλλην να ευρεθώ εις την ψάθαν. Μου είναι αδύνατον να έχω νουν και χρόνον διά να διευθετήσω εντός μιας ημέρας τας οικονομικάς υποθέσεις. Όμως μέχρι τούδε ηύρον πάντοτε κάποιον έντιμον άνθρωπον, όστις επεφορτίζετο διά των υποθέσεών μου.

Χαιρετισμούς προς άπαντας. Εναγκαλίζομαι αδελφούς και αδελφάς. Επικαλούμαι την ευλογίαν των γονέων και εκείνην του ιερομονάχου.

Ο υιός Ιωάννης

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No 1

Parigi, 19/31 Ottobre 1815

Non potendo più ritrovare il picciolo libretto ove avevo registrato i numeri della nostra corrispondenza, ne commincierò un nuovo colla presente. Essa Le arriverà p(er) la via di Trieste. Oggi la convenzione che riguarda le Isole nostre è stata alla fine segnata. Tra due mesi avrà essa la rattificazione, e sarà eziandio pubblicata. Eccone le basi. Le Sette Isole e le loro appartenenze quali furono dissegnate nel trattato fra la Russia e la Porta 180 ο formeranno come prima uno stato libero e indipendente sotto la denominazione di Li Stati uniti delle Isole Ioniche. Saranno sotto la prottezione della G. Brettagna. Un commissario di questa potenza soprasveglierà l’ organizazione di questo stato. La constituzione che ne risulterà sarà messa sotto gl occhi del Re d’ Inghilterra, et rattificata da lui. Il paviglione1 nostro sarà ancora inalterato, e avrà esso in segno della prottezione Britanica un agiunta nelle sue armi, quella che il Be d’Inghilterra vorrà accordarci. In luogo dell’ Egira ci sarà quindi qualche segno tirato dal paviglione Britanico. Le potenze che hanno composto il Congresso di Vienna, il Be delle Due Sicilie, e la Porta Ottomana, saranno invitate a riconoscere la creazione dello stato Settinsualare... Mi resta, per dare l’ultima mano a questo travaglio, di soddisfare il ministero Inglese su differenti questioni, che esso mi ha indirizzato relativamente alle cose dell’ interno... Darò le mie osservazioni. E cercherò di essere tanto utile, quanto lo potrò... È mia intenzione di communicare tutti questi scritti al Senato, e scieglierò p(er) questo la via la più diretta. Darò il mio pachetto a Mylord Castelereagh, affincchè esso lo faccia arrivare alla sua destinazione... Desidero che la voce della verità, arrivi alle Isole pel canale Britanico... Saranno cosi tutti convinti che l’ Imperatore Alessandro desidera la felicità delle Isole, e la desidera operata dalla benevolenza Brittanica. Ne sono assicurato della maniera la più soddisfacente... So che il Ministero attuale si occupa degli affari nostri... Lo so intenzionato a dare la mano a grandi stabilimenti di pubblica instituzione... Su di questo mi farò un dovere di communicare tutte le nozioni che sono a mia portata. Tra pochi giorni spero di poter essere disbarazzato della mia commissione. Mi renderò a Vienna per vedere Nane, e p(er) regolare quanto lo riguarda, poi intraprenderò il viaggio di Pietroburgo... Lo scriverò più a lungo avanti di lasciare

1. αντί ορθ. padiglione.

Vienna. La mia salute è buona... desidero nuove dalla famiglia. Abbraccio tutti.

Le ho scritto, giorni sono, p(er) un corriere che passava a Napoli. Ella riceverà le mie lettere da Mocenigo.

Il figlio Giovanni

Αρ. 1

Παρίσιοι, 19/31 Οκτωβρίου 1815

Μη δυνάμενος πλέον να ανεύρω το μικρόν κατά στίχον, ένθα κατέγραφον τους αριθμούς της αλληλογραφίας ημών, κάμνω έναρξιν διά της παρούσης επιστολής ενός νέου καταστίχου. Η παρούσα αφιχθήσεται υμίν διά της οδού της Τεργέστης. Σήμερον η συνθήκη, η αφορώσα εις τας Νήσους ημών, υπεγράφη επί τέλους. Εντός δύο μηνών αύτη θα επικυρωθή και θα δημοσιευθή ωσαύτως. Ιδού αι βάσεις αυτής. Τα Επτάνησα και αι νήσοι αι περιλαμβανόμεναι εις αυτά, ως καθωρίσθησαν διά της μεταξύ της Ρωσίας και της Πύλης συνθήκης του 1800 , θα αποτελέσουν, ως και πρότερον, ένα κράτος ελεύθερον και ανεξάρτητον υπό την ονομασίαν Ηνωμένον Κράτος των Ιονίων Νήσων, θα ευρίσκηται υπό την προστασίαν της Μεγάλης Βρεταννίας. Είς αρμοστής της δυνάμεως αυτής θα εποπτεύη την οργάνωσιν του κράτους τούτου. Το Σύνταγμα, το οποίον θα προκύψη θα τεθή υπ’ όψιν του Βασιλέως της Αγγλίας και θα επικυρωθή υπ’ αυτού. Η σημαία μας θα ανυψωθή πάλιν και θα έχη αυτή ως σημείον της Βρεταννικής προστασίας μίαν προσθήκην των όπλων αυτής, εκείνην, την οποίαν ο Βασιλεύς της Αγγλίας θα θελήση να παραχωρήση ημίν. Εις την θέσιν της Εγίρας όθεν, θα υπάρχη κάποιο άλλο έμβλημα, ειλημμένον εκ της Αγγλικής σημαίας. Αι δυνάμεις, αίτινες απετέλεσαν το Συνέδριον της Βιέννης, ο Βασιλεύς των Δύο Σικελιών και η Οθωμανική Πύλη θα κληθούν να αναγνωρίσουν την δημιουργίαν του Επτανησιακού κράτους... Υπολείπεται εις εμέ, διά να δώσω την τελευταίαν χείρα εις το έργον τούτο, να ικανοποιήσω την Αγγλικήν κυβέρνησιν επί διαφόρων ζητημάτων, άτινα αυτή μοι απηύθυνεν σχετικώς προς τας εσωτερικάς υποθέσεις... Θα παράσχω τας παρατηρήσεις μου. Θα επιζητήσω δε όπως είμαι επωφελής τόσον, όσον θα δυνηθώ... Πρόθεσίς μου δε είναι, όπως ανακοινώσω όλα αυτά τα ντοκουμέντα εις την Γερουσίαν και θα επιλέξω προς τούτο την πλέον άμεσον οδόν. Θα δώσω το δέμα μου εις τον Μυλόρδον Κάστλερεη, ίνα ούτος επιμεληθή διά να φθάση τούτο εις τον προορισμόν του... Επιθυμώ όπως η φωνή της αληθείας αφιχθή εις τας Νήσους μέσω της Βρεταννίας... Θα πεισθώσιν ούτως πάντες ότι ο Αυτοκράτωρ Α-

λέξανδρος επιθυμεί την ευτυχίαν των Νήσων και επιθυμεί αυτήν πραγματοποιουμένην διά της Βρεταννικής ευμενείας. Περί τούτου είμαι διαβεβαιωμένος κατά τον πλέον ικανοποιητικόν τρόπον... Γνωρίζω ότι η εν ενεργεία κυβέρνησις ασχολείται μετά των ιδικών μας υποθέσεων... Γνωρίζω ότι αύτη προυτίθεται να αρχίση την εγκαθίδρυσιν μεγάλων ιδρυμάτων δημοσίας εκπαιδεύσεως... Περί τούτου θα εκτελέσω το καθήκον μου ανακοινών πάσας τας ειδήσεις, τας οποίας έχω εις την διάθεσίν μου. Εντός ολίγων ημερών ελπίζω ότι θα δυνηθώ να απαλλαγώ της αποστολής μου. Θα μεταβώ εις την Βιέννην διά να ιδώ τον Νάνε και διά να διευθετήσω ό,τι έχει σχέσιν προς αυτόν και μετά θα συνεχίσω το ταξίδιόν μου προς την Πετρούπολιν. Θα σας γράψω εκτενέστερον πριν αφήσω την Βιέννην. Η υγεία μου είναι καλή... επιθυμώ ειδήσεις της οικογενείας. Εναγκαλίζομαι άπαντας.

Σας έγραψα προ ημερών δι’ ενός ταχυδρόμου όστις κατηυθύνετο προς την Νάπολιν. Θα λάβητε υμείς επιστολάς μου διά του Μοτσενίγου.

Ο υιός Ιωάννης

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No 037

Parigi, li 14/26 9mbre 1815

Ho ritrovato il picciolo registro e riprendo li numeri. La presente le sarà rimessa dal Conte Mocenigo. Essa contiene una duplicata della spedizione che indirizzai al Senato pel canale della Potenza protettrice. Ella dopo di avere preso connoscenza di tutto questo travaglio potrei p(er) mezzo di Viaro farlo arrivare alla sua destinazione. Tutte le pene che mi sono dato qui parmi che abbiano prodotto un utile effetto. Almeno lo spero. Il gran punto si è che i nostri sapinno farli valere... E ciò di cui io n(on) saprei, nè potrei essere responsabile.

Seguirò da Pietroburgo con assidua attenzione i progressi delle nuove instituzioni. Non abandonarrò un solo istante il loro buon successo. Farò tutto quello che potrà dipendere da me p(er) farmi tenere parola. Bisogna p(er) altro che i nostri n(on) manchino a quella che io ho dato spesso p(er) essi. Delle cose patrie basta cosi. Delle mie. Le ho scritto giorni fa, et p(er) Vienna, et p(er) Napoli. La mia lettera dell’ una spedizione portava il n(ume)ro 1, dell’ altra era essa senza numero. Tutte le cose delle quali ero qui incaricato terminarono ben, bennone. Spero che l’ Imperatore ne sarà contento. I trattati tutti furono segnati li 8/20 Novembre. Quello delle Isole il 5/17 N.S. È il primo

atto che ho segnato come Plenipotenziario, e mi è grato di sapere che esso riguarda gli interessi della mia Patria Terra. Parto dopo dimani p(er) S(anto) Pietroburgo. E sia colla benedizione dei genitori, et dello sacromonaco. Le scriverò ancora da Vienna dove mi propongo di far alto p(er) qualche giorno, p(er) regolare gli affari di Nane, al quale solo oggetto consacro il giro che mi costa il mio passagio p(er) Vienna.

Tutto questo a consolazione della Stellina, che abbraccio cordialmente, come fò di tutti i f(rate)llj e sorelle. E parenti, e cognati, e nipoti.

Il figlio Giovanni

Αρ. 037

Παρίσιοι, 14/26 Νοεμβρίου 1815

Επανηύρον το μικρόν κατάστιχον και επανέρχομαι εις την παλαιάν αρίθμησιν. Η παρούσα θα αποσταλή υμίν μέσω του Κόμητος Μοτσενίγου. Αύτη περιέχει έν αντίγραφον της αποστολής, την οποίαν διηύθυνα προς την Γερουσίαν μέσω της Προστάτιδος Δυνάμεως. Υμείς αφού λάβητε γνώσιν όλης αυτής της εργασίας δύνασθε μέσω του Βιάρου να αποστείλητε τούτο εις τον προορισμόν του. Όλοι οι μόχθοι, εν οις ενταύθα υπεβλήθην μου φαίνεται ότι παρήγαγον ένα ικανοποιητικόν αποτέλεσμα. Τουλάχιστον ελπίζω τούτο. Το σπουδαιότερον σημείον είναι ότι οι ιδικοί μας θα δυνηθούν να διατηρήσουν την αξιοπρέπειάν των... Περί τούτου εγώ δεν θα εγνώριζον ούτε θα ηδυνάμην να είμαι υπεύθυνος.

Θα παρακολουθήσω εκ Πετρουπόλεως μετ’ επιμελούς προσοχής τας προόδους των νέων θεσμών. Δεν θα εγκαταλείψω ουδ’ επί στιγμήν την καλήν αυτών επιτυχίαν. Θα πράξω παν ό,τι είναι δυνατόν να εξαρτηθή εξ εμού διά να τηρήσω τον λόγον μου. Πρέπει όμως και οι ημέτεροι να τηρήσουν τον λόγον, τον οποίον συχνάκις εγώ αντ’ αυτών έδωσα. Περί των πατρίων υποθέσεων αρκούν αυτά. Περί των ιδικών μου. Προ ημερών σας έγραψα και μέσω της Βιέννης και μέσω της Νεαπόλεως. Η επιστολή μου της πρώτης αποστολής έφερεν τον αριθμόν 1, η ετέρα της άλλης αποστολής ήτο άνευ αριθμού. Πάσαι αι υποθέσεις, μεθ’ ων εγώ ήμην επιφορτισμένος εδώ ετελείωσαν καλώς, κάλλιστα. Ελπίζω ότι ο Αυτοκράτωρ θα είναι ευχαριστημένος. Πάσαι αι συνθήκαι υπεγράφησαν κατά την 8/20 Νοεμβρίου. Εκείνη περί των Νήσων κατά. την 5/17, κατά το νέον ημερολόγιον. Είναι η πρώτη πράξις, την οποίαν υπέγραψα εγώ ως Πληρεξούσιος και είναι ευχάριστον δι’ εμέ να γνωρίζω ότι αύτη έχει σχέσιν προς τα συμφέροντα της γενεθλίου γης. Αναχωρώ

μεθαύριον διά την Αγίαν Πετρούπολιν. Ας είναι δε τούτο μετά της ευλογίας των γονέων και του ιερομονάχου. Θα σας γράψω εκ νέου από την Βιέννην, όπου προυτίθεμαι να παιραμείνω δι’ ολίγας ημέρας διά να διευθετήσω τας υποθέσεις του Νάνε, διά τον οποίον και μόνον εκτελώ τον γύρον τούτον, τον οποίον με υποχρεοί η διά της Βιέννης διέλευσις.

Πάντα ταύτα εις παραμυθίαν της Στελλίνας, την οποίαν εγκαρδίως εναγκαλίζομαι, όπως κάμω και διά πάντας τους αδελφούς και αδελφάς και συγγενείς και ανδραδέλφους και ανεψιούς.

Ο υιός Ιωάννης

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No 038

Vienna, li 15/27 Decembre 1815

Sono qui felicemente arrivato da Parigi, dopo avere traversata la Svizzera. Ho consacrato questo deviamento dal viaggio in linea retta, per rivedere da vicino qui gli affari miei particolari abbandonati da molto tempo alla benevolenza sollicitudine del s(ignor) Stavro Giovanni e per dar regola alquanto all’ educazione del nipote Pollila. Sono sul punto di proseguire il mio viaggio p(er) S(anto) Pietroburgo avendo profittato di questo intervallo p(er) dar opera a provvedim(en)ti di precauzione entro i rigori della stagione e del pollo. Parto questa serra. E sia colla benedizione Sua e della signora madre. La mia salute è buonissima. Ero un poco e faticato, e non del tutto bene dalie molte scritture e dalla vita sedentaria di Parigi. La corsa rapidissima che feci p(er) le montagne della Svizzera mi ridonnò e rigore, e buon umore, e piena, pienissima salute. Il fondo ancora di essa è purissimo, e sanissimo, e quindi tutti, i mali’ essere, sono momentanei, e di poca importanza.

Quanto alle misure prese per l’ educazione del nipote, mi riporto alla lunga lettera che scrivo alla Stella ed al Spiro, e che arriverà ad’ essi per la via de Venezia, questa dirigendola io p(er) quella di Trieste. Dirò però a Lei, che il buon giovine avendosi un poco montata la testa, vedendo lo cose che mi riguardano da presso, dando le sue innesperte orecchie ai titoli, ed alle frasi che ha sentito pronunciarsi da molti sul conto mio, a bisogno di essere richiamato fortemente al sentiero di quella rettitudine e giustezza di desiderj, senza della quale fabricherebbe p(er) se stesso, e p(er) la sua famiglia dei giorni non soddisfacenti. Sua passione sarebbe di intraprendere da questo momento estero servig-

gio, e specialmente di formarsi alla mia scuola. Mi sono spiegato con lui di una maniera cosi positiva, c cosi assoluta, che n(on) può restarsi nemeno il sospetto o la speranza che io possi in nessun tempo, nè in nessuna occasione cangiar d’ opinione su di questo proposito. Gli ho dotto che se i suoi stessi genitori, se Lei pure me ne facessero la dimanda, mi rifiuterei fermamente, non volendo, nè potendo in coscienza faro ad’ esso un malo cosi grande, ed essere io responsabile a Dio, ed agli uomini di una colpa cosi ripudiata dal mio cuore, e dalla mia ragione. Mi pare determinato a seguire il piano che mi sono proposto, e lo seguirà. Ma bisogna sostenerlo ed incoragirlo, ed ella si dia la pen(n)a di farlo colle di Lei lettere. Uopo è risvegliarli il desiderio di rientrare nel suo paese, facendogli sentire, l’ utilità e l’ onore che potrà ritrarne la sua famiglia, e la sua persona nel nuovo ordine di cose, che costà si va a stabilire. Io dal canto mio farò lo stesso. E le persone alle quali lo raccomando in Svizzera, ed in Ginevra spezialmente daranno all’ opera l’ ultima mano.

φ.1v / Parliamo di questo nuovo ordine di cose. Spero che ella avrà ricevuto a quest’ora la spedizione che Le ho trasmesso particolarmente pel canale del Conte Mocenigo. Quella officialmente inviata al Senato, p(er) mezzo del ministero Brittanico potrà forse tardare. Sono partite contemporeneamente. L’ una con un corriere p(er) Londra all’ indirizzo di Lord Castelereagh di già partito prima di me da Parigi. L’ altra con un corriere che mandai a Napoli. Non aggiungerò nulla alle osservazioni fatte, e consegnate in quelli scritti. Dicono esse tutto, e poi tutto. Il linguaggio che io parlo, è quello del cuore e della conscienza. L’ una e l’ altra non avendo la memoria delle cose passate come altre tanti sogni; ma come verità che rappresentano legitimamente lo stato delle cose, cioè la natura degli uomini nostri, e quella del nostro Paese, sotto i due grandi rapporti di situazione geografica, e di contatto politico. Resta ora che gl’ uomini i più instrutti, ed i più capaci di pubblico uffizio, si diano il movimento necessario p(er) comminciare questa nuova carriera d’ una maniera onorevole e grata alla popolazione, e quindi alla Potenza Protettrice... Lo voglio sperare. Sarebbe cosa dolorosissima che un lavoro ben assiduo e pennoso di quasi due anni fosse ancora perduto per ignoranza, p(er) indolenza, e p(er) malignità. La prego di far sentire a tutti, che le cose ottenute sono altretanti miracoli. Ciò che lo prova si è il carattere e l’ essenza di tutte le altre transazioni, a comminciare da quella dell’ anno passato, ed a finire p(er) quella di quest’ anno... Verrà un giorno, in cui la luce della verità rendrà giustizia al vero... Quelli che n(on) amano la luce, e che vogliano sempre tenebre, e sogni, sono ben disgraziati... Ma che fare p(er) essi? Iddio

li illumini, e gli abbia nella Sua Santa grazia. Convengo che pochi sono quelli i quali coraggiosamente possono elevarsi al giusto livello della nuova situazione in cui sono collocati... Ma se questi pochi lo vogliono, essi lo possono. Potendolo, altri col tempo e sotto buoni esempj lo potranno ancora. La fondazione delli stati non è opera di pochi anni, nè di molti uomini. Ci vogliono anni molti, e pochi uomini, capaci di grande volontà, di perseveranza, a pure intenzioni, a cuore sincero, non interessati a vili interessi, od a personali negozj. Ne conosco io quanti bastano p(er) tanta opera. Mi sono astenuto dal nominarli al ministero Inglese, poicchè p(er) quanto siasi la fiducia di cui esso mi ha onorato, essa non può, non dovesi estendere a tanto... Io sono sempre al servizio di Russia, e qualunque personaggio delle Isole avessi io indicato avrebbe esso, φ. 2 avrebbero tutti/ i suoi una patente Bussa di lunga, lunghissima durata. Ho preferito dunque una giusta misura... Il silenzio il più assoluto sulle cose di dettaglio, e sulle personne. Mi sono limitato a dare delle idee generali, a parlare dei principi veri del male, ed indicare le fonti dalle quali potrassi trarre il rimedio, e pronto e vero, e salutarissimo. Di più non potevo, nè dovevo fare. Spero che mi si renderà giustizia... Ma se anco mi fosse negata... ne sarò egualmente contento. Non ho rimorsi... La mia coscienza non me ne fa alcuno. Ed in tutti i casi, senza volere nessuno stimolo, nè lode, nè ricompensa, terrò aperto e vigile lo sguardo su quanto accaderà fra di noi. Sempe desiderosissimo di adempiere al più sacro dei miei doveri, a quello di essere utile alla mia famiglia, e conseguentcm(en)te a quella terra che porta le ceneri degli antenati nostri, e che dovrà custodire le nostre stesse. Dopo di avere adempiuto di una maniera cosi solenne, e cosi liberale a questo sacro dovere, spero che le gelosie, dalle quali derivavano le sopravegliate, e le rotte communicazioni epistolari fra noi, cesseranno una volta e p(er) sempre. In Inghilterra le opinioni, il pensiero, gli affetti, la parola, la stampa sono libere, liberissime... Un governo protetto dalla Grande Brettagna non può, nè deve imponere leggi tiraniche alla corrispondenza. Se cosi accaderà riceverò più spesso delle di Lei lettere. E la strade la meno turtuosa quella parmi di Constantinopoli. Ella n(on) avrà clic indirizzare lo di Lei lettere alla Cancelleria della nostra missione, oppure al s(igno)r Minziakj... Mi arriveranno coi corrieri.

Mi resta di intrattenerla di ecconomiche cose. Stavro mi dice che le lettere di suo padre lo assicurano che i 500 zechini furono spediti. Desidero avere riscontro, e conoscere innoltre se ella approva le indicazioni che ho preso la libertà di farle, colla mia (lettera 034, 17/29 Giugno da Vaissemburgo in Alsacia). Naranzi ini fece sapera la spesa fatta per l’ ammobigliamento. La feci pagare. Mi riservo quando avrò il conto

corrente di essa di indicare a Viaro le misure che parmi giusto di osservare per regolare pure questo articolo d’ una maniera convenevole. Ho a tutte mie spese p(er) ora l’ educazione di Nane. E non sarà possibile di venire più particolarmente in soccorso della famiglia, che quando saprò di me più positiv(amen)te in Russia. Fino però l’ estate venturo il Cielo provederci. a proveduto fin’ ora. Non ci abbandonerà in avenire. Tengo però, che la famiglia si occupi di due oggeti φ.2v che mi stanno / particolarmente a cuore. Matrimonio di Agostino, e fabbrica di una casa, ove io pure possi trovare il mio quartierino. Scrissi al f(rate)llo, e aspetto risposta sul primo articolo, cosi soddisfacente come la desidero. Prego Lei, prego Viaro, di occuparsi del s(econ)do affincchè si prendano con metodo, e giudizio tutte le misure necessarie. Io n(on) posso, nè devo incaricarmi che di una parte di questa spesa. Lo farò volentieri, quando conoscerò la totalità del fondo necessario. Il tempo in cui abbisognerebbe la parte di cui dovrei essere incaricato, ed il piano generale dell’ edifizio che vorrà farsi, sempre però sulle basi della casa dominicale.

Mi sono esteso in tutti questi dettagli, e me ne do a Viaro degli altri; poicchè dubito, di poter avere a mia disposizione, e tempo ed opportunità cosi favorevole nella prima epoca del mio arrivo in Pietroburgo. Lo scriverò sempre però, per la via di Napoli, di Venezia e Trieste, e di Constantinopoli.

Penso di ricordarmi con qualche cosa agradevole al sacromonaco Cassimatj ed a Tassi Quartano, quando sarò in Russia. Qui n(on) c’ è nulla che valga la pena. A Parigi i prezzi erano freniosamente pazzi.

Baccio le mani ai genitori. Abbraccio f(rate)llj e sorelle, e cognati. Imploro sempre la benedizione dello sacromonaco Simeone.

Il figlio Giovanni

Vengo di ricevere qui le due lettere 074, 071 di Settembre l’ una, di Luglio l’ altra. Ambedue mi hanno fatto sommo, sommissimo piacere. Le lettere di Ciciliano saranno spedite in Francia. Non rispondo dell esito. Qui occlusa p(er) Lei una lettera di Leseps. Ho cercato di essere utile a lui, e di testimoniare tutta la riconoscenza al Generale Donzelot. Tutte le nostre Corfiotte maritate a Francesi mi hanno circondato. Tra le altre una figlia di Allamano e una povera Mosco, e la Vlattà. E molte di cui n(on) mi ricordo il nome. Avendo qualche titolo alla gentilezza del Ministero del Re, ho fatto quanto dipendeva da me p(er) essere utile a tutte queste genti. Ajovlassiti e Mastraca mi sembrano soddisfati, delle molte note rimesse pel loro affare. Anco il Bulgari allievo

del governatore di Polillà, è stato collocato avantaggiosamente al Ministero della guerra. La Fanzi maritata a Sergens di cui la condotta merita altissima lode, ottenne pel suo marito un posto vantaggioso, e onorevole nella legione di Parigi. Era tutto quello che essa desiderava.

Anco pel raccommandato dalla zia sig(no)r Marco Gonemi ho dato una picciola memoria al Duca di Richelieu, la quale spero produrà un buon effetto. I miei ossequi alla signora Mano.

Αρ. 038

Βιέννη, 15/27 Δεκεμβρίου 1815

Αφίχθην ενταύθα εκ Παρισίων αισίως αφού διέσχισα την Ελβετίαν. Υπεβλήθην εις αυτήν την απόκλισιν εκ του κατ’ ευθείαν γραμμήν ταξιδίου διά να επανεξετάσω εκ του πλησίον τας προσο)πικάς μου υποθέσεις, εγκαταλειφθείσας από μακρού χρόνου εις την ευμενή επιμέλειαν του κυρίου Σταύρου Ιωάννου, και διά να διευθετήσω ολίγον τα της εκπαιδεύσεως του ανεψιού Πολυλά. Ευρίσκομαι εις το σημείον να συνεχίσω το ταξίδιόν μου διά την Αγίαν Πετρούπολιν, έχων επωφεληθή του διαλείμματος τούτου διά να λάβω προφυλακτικά μέτρα, εναντίον της δριμύτητος της εποχής και του παγετού. Αναχωρώ την εσπέραν ταύτην. Και ας είναι τούτο μετά της ευλογίας υμών και της σεβαστής μητρός. Η υγεία μου είναι πολύ καλή. Ήμην ολίγον κουρασμένος και όχι καθ’ όλα καλώς εκ των πολλών γραφών και της καθιστικής ζωής των Παρισίων. Η ταχυτάτη πορεία, την οποίαν έκαμα ανά τα όρη της Ελβετίας μοι έδωσεν εκ νέου την δύναμιν και την καλήν διάθεσιν και πλήρη, πληρεστάτην υγείαν. Η βάσις αυτής είναι καθαρωτάτη και υγιεστάτη, όθεν πάντα τα κακά είναι πρόσκαιρα και μικράς σπουδαιότητος.

Όσον αφορά εις τα μέτρα, τα ληφθέντα διά την εκπαίδευσιν του ανεψιού, παραπέμπω εις την εκτενή επιστολήν, την οποίαν γράφω εις την Στέλλαν και εις τον Σπύρον και ήτις αφιχθήσεται αυτοίς διά της οδού της Βενετίας, ενώ την παρούσαν διευθύνω εγώ διά της οδού της Τεργέστης. Θα ειπώ όμως προς υμάς, ότι ο καλός νέος έχων ολίγον εξαφθή παρατηρών εκ του πλησίον τα πράγματα, τα οποία έχουν σχέσιν προς εμέ, και εγκαταλείπων τα άπειρα ώτα του εις τίτλους και εις φράσεις, τας οποίας ήκουσεν υπό πολλών να προφέρωνται δι’ εμέ, είναι αναγκαίον να ανακληθή βιαίως εις την οδόν, εκείνης της ορθοφροσύνης και της ορθότητος των επιθυμιών, άνευ των οποίων θα εδημιούργει διά τον εαυτόν του τον ίδιον και διά την οικογένειάν του ημέρας μη ικανοποιητικάς. Επιθυμία του είναι να αναλάβη από της στιγμής ταύτης